Attualità
15 Maggio 2022
Al centro dell'incontro ci sono stati i Sistemi di Accoglienza e Integrazione

Cidas porta la propria esperienza al Festival Riaperture

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Gioco d’azzardo: una minaccia anche per gli over 60

Un evento rivolto alla cittadinanza per accrescere la consapevolezza sui rischi legati al gioco d’azzardo patologico in terza età e favorire l’intercettazione precoce dei segnali di disagio nella popolazione over 60

Due panchine rosse contro la violenza di genere

Due panchine rosse, due scuole, un unico messaggio: educare al rispetto e dire no a ogni forma di violenza di genere. Lunedì 24 novembre le scuole M.M. Boiardo e T. Bonati celebrano la ‘Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’

Il 14 maggio, Cidas, in collaborazione Riaperture, ha organizzato nell’ambito del festival di fotografia l’incontro “Sai cos’è il progetto Sai?”. Il riferimento è al Sistema di Accoglienza e Integrazione, che è stato raccontato nelle sue modalità di attuazione, dal nazionale al locale.
Per la cooperativa sono intervenuti la coordinatrice dell’accoglienza Gloria Carlini, la psicologa Silvia Nodari e l’operatore sociale Riccardo Furlati.
Assieme a loro Ismail Swati, mediatore di confine ed esperto della rotta migratoria dei Balcani, oltre a Valerio Muscella e Michele Lapini, autori della mostra fotografica “Non più, non ancora”, un progetto che esplora le condizioni di vita delle persone migranti bloccate in Bosnia.
In linea con il tema del festival, si è partiti dal concetto di viaggio, declinato nella sua accezione di migrazione dal proprio paese fino ai confini di una terra di asilo, come raccontano le fotografie di Muscella e Lapini. Si è poi raccontato l’altro viaggio, quello più metaforico dell’inizio di una nuova vita per i richiedenti asilo e i titolari di protezione internazionale che vengono ospitati nelle nostre comunità, accompagnati da chi, come le operatrici e gli operatori di Cidas, quotidianamente li supporta nelle tappe per l’ottenimento dell’autonomia.

È stata inoltre presentata “Photovoice” un progetto che racconta, attraverso foto istantanee scattate dai beneficiari dei progetti di accoglienza per adulti e persone con vulnerabilità psicofisica di Ferrara (Sai ordinari e Sai Dm), il punto di vista quotidiano di chi grazie a questo percorso può tornare a vivere con dignità.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com