Basket
14 Maggio 2022
Dopo una deludente gara 3 il coach della Top Secret è chiaro: "Usciti fuori dai binari, americani tra i primi responsabili"

Coach Leka deluso dall’approccio: “Troppo soft e poi frenetici in attacco”

di Redazione | 2 min

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foto di Riccardo Giori

Nel post partita di questa gara tre dominata da Piacenza, i rispettivi coach analizzano una partita decisamente a senso unico.

“Abbiamo fatto una partita di personalità dopo gara 2 – racconta Stefano Salieri, coach dell’Assigeco – e abbiamo sistemato quelle cose che ci avevano messo in difficoltà giocando bene di squadra e trovando buoni caenstri con altrettanti buoni tiri. Merito dell’attacco ma innanzitutto della difesa dove siamo stati più aggressivi ed accorti rispetto alla gara precedente. Lo si evince dalle diciassette palle perse di Ferrara che ha solitamente grande organizzazione e controllo. Abbiamo avuto anche continuità di rendimento, bravi i miei ragazzi ad essere così determinati. Abbiamo fatto un campionato importante chiuso in maniera altrettanto bella”.

Spiro Leka è comprensibilmente deluso dai suoi: “Avevamo preparato tutto il contrario di quello che è stata la partita. Avevo chiesto cinquanta falli ed un approccio duro e invece iniziamo soft, correndo dietro agli avversari e producendo un otto su trentasei da tre punti. Questa frenesia è stata causata proprio dall’avvio morbido e siamo tutti colpevoli a partire da me e dal mio staff che non abbiamo trasmesso il messaggio giusto, anche a costo di prendere decisioni drastiche a partita in corso. Abbiamo provato a cambiare quintetti poi ma i buoi erano già usciti dalla stalla perchè loro sono entrati in ritmo facendo una gara pulitissima mentre noi abbiamo abusato del tiro da tre”.

E’ un fiume in piena l’allenatore della Top Secret: “Questi sono i playoff e avevo detto di non perdere la testa, serviva prontezza mentale e l’approccio ci ha condannato e non si può fare questo in quella che dev’essere la partita della vita. Non l’abbiamo sporcata abbastanza e siamo usciti dai nostri binari, la voglia c’è ma se si sbaglia l’approccio i primi responsabili sono gli americani e non siamo poi riusciti a ribaltarla. Proviamo ora a sistemare le cose e pensiamo a domenica. Dalla difesa si parte perchè a concedere quasi cento punti spesso si perde. Domani parliamo, chiudiamo la pagina e pensiamo alla prossima perchè la battaglia fatta stasera non è abbastanza”.

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