Comacchio
14 Maggio 2022
Il nuovo accordo prevede la trasformazione del prestito temporaneo dell'imponente cratere attico raffigurante scene della guerra di Troia in deposito permanente e il trasferimento al museo di Ferrara del cratere a "colonnette" dedicato al mito di Teseo.

Dai due crateri “contesi” nasce una nuova collaborazione museale tra Ferrara e Comacchio

di Redazione | 3 min

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di Lucia Bianchini

Comacchio. A cinque anni dall’inaugurazione del Museo Delta Antico si avvia a positiva conclusione la vicenda dei due crateri in prestito temporaneo dal Museo Archeologico Nazionale di Ferrara al museo della città lagunare.

Il nuovo accordo siglato fra il Comune di Comacchio e la Direzione Regionale Musei prevede la trasformazione del prestito temporaneo dell’imponente cratere attico (tomba 19C) raffigurante scene della guerra di Troia, oggi ospitato nella sala del simposio nel Museo Delta Antico, in deposito permanente e il trasferimento al museo di Ferrara del cratere a “colonnette” dedicato al mito di Teseo.

L’accordo prevede inoltre l’arrivo a Comacchio, sempre in deposito permanente, dell’intero corredo della tomba 19C e di un nuovo cratere monumentale (tomba 579 VT) attico a figure rosse con scene di battaglia e rituali legate alla storia dei Sette contro Tebe e dell’intero suo corredo.

Nel museo di Comacchio, per la prima volta dalla scoperta, i due corredi verranno quindi esposti nella loro versione integrale, per un totale di 64 pezzi.

A darne l’annuncio è il sindaco di Comacchio, Pierluigi Negri: “Oggi presentiamo questi due importantissimi accordi. Si risolve la questione dei due crateri e si raggiunge un accordo di collaborazione, che ritengo importantissimo perché il museo del Delta Antico di Comacchio, pur essendo molto giovane è un museo di grande importanza, conosciuto in Italia e in Europa. Si instaura così un filo rosso che lo unisce al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara“.

Questi crateri – spiega Emanuele Mari, assessore alla Cultura del Comune di Comacchio – erano un prestito dal Museo Archeologico di Ferrara, prorogato per 3 anni, siamo arrivati a questo accordo, molto importante e vantaggioso per Comacchio, perché oltre alla trasformazione da prestito temporaneo a permanente di uno dei crateri, questo viene integrato con tutti i reperti di corredo della tomba e l’altro cratere, dedicato a Teseo, che tornerà a Ferrara, viene sostituito con un cratere di altissimo valore scientifico. Credo si sia raggiunto un grandissimo risultato di cui i principali artefici sono i direttori dei due musei“.

“Ci occupiamo di due musei che fanno parte di una famiglia importante – ribadisce Giorgio Cozzolino, direttore Musei Emilia Romagna – per la conoscenza della storia più antica di questo territorio. È un accordo strategico che ci riporta alla contemporaneità, a una visione di museo che non vede più il museo chiuso in sé stesso, ma aperto in un dialogo proficuo e aperto, dialettico, con le comunità di riferimento. Il museo del Delta Antico
è giovane, ma più che maturo, importantissimo, con un allestimento molto efficace. Al di là delle formule amministrative l’idea è che attraverso cambi, rotazioni, esposizioni dinamiche, si riesca a rendere il patrimonio, che è eccezionale, sempre più accessibile alla fruizione, più conoscibile”.

I reperti che arriveranno a Comacchio saranno prima sottoposti a una procedura di restauro che sarà in buona parte finanziata dal Rotary Club Comacchio-Codigoro-Terre Pomposiane: “Il nostro club quest’anno compie 50 anni – racconta il presidente Maurizio Marcialis -. Lo spirito era quello di contribuire a far sì che si potessero restaurare i reperti di una tomba importante, che poi sarebbero rimasti a Comacchio”.

È stato sottoscritto anche un accordo di collaborazione per il futuro tra le due istituzioni museali: “Il museo di Ferrara – spiega Roberto Cantagalli, dirigente del settore turismo e istituti culturali del Comune di Comacchio – ha straordinari depositi, per ragioni di spazio solo una piccola parte dei materiali è esposta, con questo accordo andiamo a formalizzare l’impegno tra i due musei affinché, con cadenza annuale, possa vedersi arricchito di nuovi arrivi, patrimonio che è conservato nei depositi e che qui potrà essere fruito. Questo garantisce dinamicità, esporre reperti sempre nuovi e affrontare temi diversi, rendendo il museo sempre più attrattivo“.

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