Eventi e cultura
14 Maggio 2022
Inaugurazione della mostra venerdi 20 maggio alla sala Ariosto della biblioteca Ariostea. Visitabile fino al 28 agosto

“Ferrara per i soldati d’Italia, il Comitato di Preparazione e Organizzazione Civile della città, 1915-1918”

di Redazione | 3 min

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Venerdi 20 maggio alle ore 17.30 alla sala Ariosto della biblioteca Ariostea (via Scienze 17) si inaugurerà la mostra “Ferrara per i soldati d’Italia – il Comitato di Preparazione e Organizzazione Civile della città, 1915 – 1918″, promossa dal Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara in collaborazione con l’associazione di ricerche storiche Pico Cavalieri. Interverrà all’inaugurazione l’assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Marco Gulinelli.

La mostra, curata da Enrico Trevisani del Servizio Biblioteche e Archivi, prevede un percorso ricco di documentazione cartacea e fotografica, in gran parte inedita, relativa alla vita cittadina ed al conflitto dal 1914 al 1918. In esposizione anche oggettistica recuperata nelle zone di guerra ed il teatrino dei burattini. L’allestimento sarà visitabile fino al 28 agosto prossimo negli orari di apertura della biblioteca (dal lunedì al venerdì 9/19, il sabato 9/13). 

La prima guerra mondiale sconvolse e mutò il territorio, l’uomo e le sue condizioni di vita. Una guerra che si identificò nel fante, nella trincea, nei combattimenti in prima linea, ma che coinvolse anche la popolazione civile, le attività industriali, commerciali, agricole e la scuola. Le industrie dovevano convertirsi alla produzione militare, le campagne dovevano essere coltivate, le bestie accudite ed i bambini dovevano soffrire il meno possibile questa situazione di disagio e continuare ad essere istruiti. Si doveva pensare anche ai soldati impegnati al fronte, in un immane e massacrante conflitto. Ai primi sentori di un intervento in guerra della nazione, già dai primi mesi del 1915, iniziarono a prendere vita, grazie alla disponibilità di cittadini di ogni ceto e condizione, i Comitati di assistenza civile su tutto il territorio nazionale, pronti a dare il proprio contributo in favore della popolazione, dei militari e della macchina bellica già in movimento. Ferrara, che ospitava diverse realtà militari, dalle caserme all’aeroscalo, si trovò, già dal gennaio del 1915, gremita da militari che, con l’avvicinarsi dell’intervento in guerra dell’Italia, crebbero in modo esponenziale. Per sostenere gli uffici pubblici e dare aiuto ai militari, alle famiglie dei richiamati, ai profughi, agli orfani di guerra, ai feriti e mutilati ed alle persone bisognose, a Ferrara si insediò nei primi mesi del 1915 il Comitato di Preparazione ed Organizzazione Civile. Le realtà benefiche di maggior rilievo sul territorio ferrarese durante la grande guerra furono il Comitato di Preparazione ed Organizzazione Civile e la Casa del Soldato. Grazie al riordino dell’Archivio del Comitato di Preparazione e Organizzazione Civile di Ferrara ed al fondo Pietroboni, conservati presso l’Archivio Storico Comunale, ed all’archivio fotografico del Centro Etnografico Ferrarese, anch’esso oggi collocato all’Archivio Storico Comunale, si è potuto realizzare un flash back temporale della vita cittadina dal 1914 al 1918. Un viaggio tra le carte, le immagini, gli oggetti, farà rivivere quel momento storico così importante e così sofferto.

“Questa bella mostra all’Ariostea è un’opportunità per tutti i ferraresi per ritrovare e conoscere una fase fondamentale della storia locale. – ha affermato l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli – Documenti, carteggi e materiali utilizzati per l’allestimento ci restituiscono infatti in pieno lo spirito che animò in quegli anni drammatici la nostra città grazie alla presenza di una comunità coesa e attenta alla fragilità e ai bisogni dei più deboli. Merito agli organizzatori, quindi, e soprattutto al curatore Enrico Trevisani, per avere saputo valorizzare il patrimonio documentaristico e fotografico dei nostri depositi bibliotecari scavando in un passato non più recente ma sicuramente ancora ricco di insegnamenti per tutti noi”.

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