Tresignana
11 Maggio 2022
La neonata sezione è uscita per la prima raccolta rifiuti a Tresigallo: 45 i volontari che hanno preso parte all'iniziativa

La prima volta di Plastic Free a Tresignana

di Redazione | 2 min

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Tresigallo. Domenica scorsa, 8 maggio, a Tresignana in località Tresigallo, si è svolta la prima uscita della neonata sezione di Tresignana dell’onlus Plastic Free.

Organizzata dalla referente locale Rita Ruffoni, in collaborazione con Laura Felletti Spadazzi, referente provinciale, con il patrocinio del Comune di Tresignana, si sono presentati all’appuntamento 45 volontari, molti concittadini, ma anche volontari provenienti dalla provincia e da Ferrara città, dove Plastic Free è presente già dal 2019.

Tra i partecipanti molti bambini, armati di sacco, guanti e pinza che si sono subito distribuiti sui vialetti di via del Mare in direzione del centro paese, per effettuare la raccolta di mozziconi, lasciati per terra dai cittadini, noncuranti del danno che si crea all’ambiente.

Gli adulti invece hanno setacciato le vie Compagnoni e Toscanini costeggiando anche il canale di scolo e raccogliendo l’ormai consueto “bottino di rifiuti” abbandonati.

Tanta plastica raccolta, ma anche bottiglie di vetro e ingombranti, come lo schermo di una tv, un paio di vecchie biciclette, secchi di tempera, vecchi fusti in lamiera, teloni enormi. Molti sono rifiuti domestici, ma altri, e non pochi, derivano da lavorazioni artigianali.

Come affermano la referente locale Ruffoni e la provinciale Felletti Spadazzi, la “nostra missione non è pura e semplice pulizia delle strade, spiagge o montagne ma è informare e rendere tutti consapevoli della pericolosità della plastica, in particolare modo quella mono uso abbandonata, la quale, ormai, è stata rilevata in ogni luogo della terra”

“Il messaggio che vogliamo lanciare – concludono – è quello di invertire le abitudini scorrette, come l’acquisto di imballaggi inutili o poco sostenibili, produrre meno rifiuti ed a immaginarli come una risorsa, un circuito chiuso in cui si incentiva la creazione di un percorso virtuoso di riuso, differenziazione e riciclo, verso un’economia circolare”.

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