Attualità
21 Aprile 2022
Rilevate due sepolture in via del Carbone. E' possibile che una appartenga a Ugone dei Pagani, fondatore e primo maestro dell'Ordine

Templari a Ferrara, la scoperta dalle analisi georadar 3D nell’ex chiesa di San Giacomo

di Redazione | 4 min

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Sono probabilmente due sepolture di cavalieri templari quelle che il georadar ha rilevato sotto la chiesa di San Giacomo in via del Carbone. A parlare di questa importante scoperta sono Marco Gulinelli, assessore alla cultura, Mauro Giorgio Ferretti, presidente dell’associazione Templari cattolici d’Italia, Roberta Zambrini, rappresentante del gruppo di ricerca con il georadar 3D Esplora, spin-off di ricerca Università di Trieste, l’archeologo Andrea De Miceli e Matteo Marti referente organizzativo dell’associazione Templari Cattolici d’Italia e docente di Unife che ha illustrato le relazioni elaborate all’Università di Salisburgo ‘Paris Lodron’.

“Questa è un’operazione a cui collabora anche il Comune – spiega Gulinelli – con il patrocinio e con interesse fattivo, insieme al centro studi Templari ed Esplora srl di Trieste, con il patrocinio del comitato di Trieste e dell’arcivescovo di Salisburgo. Quando parliamo di templari parliamo di un elemento di grande fascino, che attira molte curiosità. Al di là delle leggende ciò che interessa è come vivevano e cosa c’è di vero nella leggenda”.

“Come templari cattolici d’Italia – racconta il presidente Ferretti – ci occupiamo di culto e cultura, le due cose che oggi mancano, il culto è cattolico, ma ci sono anche diversi ortodossi, e la cultura è quella medievale, legata alla cultura dei frati templari, che combattevano per difesa e per uccidere il male. Per 200 anni sono stati la spada del Papa e poi distrutti per ragioni di potere e denaro da Filippo il Bello, ingiustamente”.

Sulla chiesa di San Giacomo il georadar ha rilevato quelle che in geofisica sono chiamate anomalie, che vista la forma e la posizione sui due lati opposti della navata potrebbero essere due sepolture, come ha spiegato Di Miceli: “La chiesa è una sorta di fossile. Non abbiamo potuto rinvenire iscrizioni, ma è apparsa la presenza di due tombe, della misura di 2 metri per uno, che sono le dimensioni di tutte le tombe dell’epoca. Quella sul lato ovest ha una balaustra circolare di rispetto, che coincide con le tombe ad arcosolio tipiche di personaggi illustri del Medioevo”.

“Sono certo che Ugone dei Pagani, fondatore dei templari nel 1119 sia stato sepolto a Ferrara – prosegue Ferretti – il 24 maggio 1136 a San Giacomo, poi vedremo se la scienza avvallerà la mia affermazione. Non sono il primo a dirlo, il più importante ad averne scritto è stato l’abate Guarini nel Seicento, affermando che tutte le veglie d’armi dei cavalieri venivano fatte in questa chiesetta, prima dell’investitura. Ci doveva quindi essere un motivo per cui si usasse proprio questa chiesa, in più noi sappiamo che in questo periodo, nel 1136, Ugone stava visitando le comanderie dell’Emilia Romagna. Il georadar legge il terreno, e ci sono sicuramente due importanti lastre in pietra in due luoghi assolutamente adatti alla sepoltura di un uomo come Ugone. Molti dicono che sia impossibile che sia in quel punto, ma doveva essere nella parte absidale, scomparsa, e vista l’attuale conformazione della chiesa, che è un cinema, non si possono fare analisi. Per umiltà ritengo che Ugone dei Pagani non abbia voluto essere sepolto nell’abside, era sicuramente nella parte del popolo”.

Roberta Zambrini illustra poi a livello tecnico le analisi che sono state condotte: “Facciamo rilievi non invasivi con diverse tecnologie. In questi casi per rilievi entro i 2 metri abbiamo usato un georadar 3D di altissima tecnologia, che dà una qualità molto elevata e consente di vedere chiaramente le differenze di materiale nel sottosuolo. Abbiamo coperto tutta la zona davanti, la strada laterale e la parte interna, perché c’erano dubbi su quanto fosse ampia l’area. Sono emerse infatti una serie di anomalie che corrispondono a strutture, oggetti sepolti, che sono costituiti di materiale diverso dal terreno. Quelle più interessanti sono all’interno, nella zona poi adibita a cinema, una zona semicircolare a ovest della navata della chiesa, all’interno della quale abbiamo trovato un’anomalia regolare, compatta, che può essere una lastra e lo stesso è presente dal lato opposto della navata”.

Il centro di Salisburgo, una volta ottenuta la disponibilità da parte del Comune di Ferrara e della proprietà della chiesa di San Giacomo, oggi sconsacrata, dichiara di essere pronto a effettuare scavi archeologici nei punti dove sono state identificate le anomalie e procedere poi ad analisi biologiche, di medicina forense e storiche, per ricostruire il Dna delle salme e datarle con il Carbonio 14.

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