Vaccini, reazioni avverse “molto limitate” a Ferrara e provincia
A renderlo noto è Elisa Sangiorgi (Ausl) che rassicura: "Somministrazioni sicure e fondamentali per contrastare la pandemia e permetterci di vedere la luce in fondo al tunnel"
A distanza di quindici mesi dall’avvio della campagna vaccinale, il numero delle persone che hanno manifestato reazioni avverse a Ferrara e provincia è stato “veramente molto limitato“.
A sottolinearlo è Elisa Sangiorgi, direttrice dell’unità operativa Assistenza Farmaceutica Ospedaliera e Territoriale dell’Azienda Usl di Ferrara, che rimarca così come “i vaccini siano sicuri e fondamentali per contrastare la pandemia e permetterci oggi di vedere la luce in fondo al tunnel”.
Tra le principali attività, oltre alla gestione dei farmaci ospedalieri e all’erogazione diretta (circa 28 milioni l’anno le dosi di farmaco gestite), l’unità operativa si occupa del monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva per un uso corretto e oculato della risorsa farmaco, della gestione dei dispositivi medici e del rapporto con le Farmacie convenzionate del territorio.
Il servizio si occupa anche di formazione a farmacisti e medici di famiglia, nonché di fornire a cittadini e professionisti informazioni su farmaci e prescrizioni farmaceutiche (Note Aifa, Piani Terapeutici, farmaci stupefacenti e con particolari modalità prescrittive, e altro).
Inoltre, ha la competenza in materia di sorveglianza sulle reazioni avverse, per stimolare le segnalazioni e fornire informazioni su eventuali effetti indesiderati da farmaci.
Durante l’emergenza, l’unità operativa diretta da Sangiorgi ha gestito sia la parte logistica che quella dell’approvvigionamento da parte delle farmacie ospedaliere, occupandosi della fase di scongelamento e di distribuzione delle dosi, inizialmente trasportate dall’aeronautica militare, agli hub vaccinali, alle Case della Salute, ai medici di medicina generale e alle farmacie convenzionate.
Fondamentale, secondo la responsabile Ausl, è stata la “collaborazione tra i diversi servizi, come la direzione sanitaria, la farmacia, gli infermieri, i tecnici amministrativi e la direzione generale che ha architettato tutto”, nel solco di una “unità d’intenti che ci ha permesso di lavorare bene con grande solidarietà tra noi e ottenere una grande risposta da parte della popolazione ferrarese“.