Cronaca
30 Marzo 2022
Udienza preliminare rinviata a settembre. Da chiarire se l'ente ha natura pubblica o privata: un dettaglio dirimente che potrebbe far cadere il costrutto accusatorio. Ferrara Fiere e Generali Assicurazioni si costituiscono parte civile

Tangenti in Fiera: le difese schierano i super consulenti

di Daniele Oppo | 2 min

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Una super consulenza – anzi, due in realtà – per cercare verificare la correttezza di un assunto chiave dell’indagine sul presunto giro di mazzette a Ferrara Fiere: l’ente è un soggetto di diritto pubblico o agisce come una società privata?

Le difese di Nicola Zanardi, Giorgina Arlotti (avvocato Marco Linguerri) e Filippo Parisini (avvocato Claudio Maruzzi), ex vertici della Fiera oggi imputati principali del procedimento che li vede accusati, a vario titolo, di concussione, peculato, fino alla contraffazione di sigilli, sono pronte ad affidare l’incarico a tre super esperti per accertare quale sia la reale natura dell’ente fieristico. Un dettaglio affatto irrilevante, perché da lì discende la qualificazione dei fatti contestati come reati che, in diversa prospettiva, potrebbero essere molto meno gravi e nemmeno tutti perseguibili. Tra i nomi dei probabili consulenti, tutti di alto profilo anche se ancora tutto è da formalizzare, c’è anche quello del professor Marcello Clarich, uno dei massimi esperti di diritto amministrativo in Italia.

Nell’udienza di ieri mattina davanti al giudice dell’udienza preliminare Carlo Negri, le difese hanno chiesto un rinvio per poter studiare gli atti dell’indagine e tutta la corposa documentazione prodotta dalla procura (il pm che ha coordinato le indagini della finanza e dei carabinieri è Ciro Alberto Savino), anche per valutare al meglio la strategia processuale da seguire. Rinvio concesso, si ritornerà in aula il 13 settembre.

Consulenza in vista anche per la posizione di Angelo Rollo, amministratore della società che stampava i biglietti per la Fiera (assistito dall’avvocato Simone Bianchi), accusato di aver, in accordo con Zanardi e Arlotti, effettuato una doppia emissione di ticket ‘nuovi’ ma ritenuti contraffatti, in modo da eludere la rendicontazione Siae, nonché la contabilità della Fiera.

Qualcosa però è stato fatto: l’ente Fiera e l’assicurazione Generali (che per l’accusa avrebbe subito un raggiro nella quantificazione del danno dopo che dei ladri fecero saltare il bancomat interno) si sono costituti parte civile tramite gli avvocati Stefano Toniolo e Mauro Brighi. N

Non si è costituito, almeno non ancora, parte civile il Comune di Ferrara, e neppure lo ha fatto Pietro Scavuzzo (assistito dagli avvocati Lorenzo Buldrini ed Elisabetta Marchetti), che in questo indagine ha la veste di vittima e di imputato, nonché quella di grande accusatore. Proprio contro Scavuzzo si scaglia l’avvocato Maruzzi in una nota stampa: “La storia personale dell’accusatore di Filippo Parisini certifica la sua totale inattendibilità. La sua decisione di denunciare, tra gli altri, il mio assistito non è altro che una sconsiderata reazione alla decisione di Parisini di estrometterlo dalla Fiera, dove si era insediato da anni, ove era riuscito ad imporsi come fattore condizionante molti aspetti dell’attività fieristica”.

 

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