
Mauro Carretta della Niagara
Poggio Renatico. La procura chiede l’archiviazione per la Niagara nell’ambito delle indagini su un traffico illecito di rifiuti pericolosi. La parte relativa all’azienda di Poggio Renatico, stralciata in seguito dalla maxi inchiesta dei carabinieri dei Noe di Forlì, riguardava le ipotesi di reato di associazione a delinquere, falso in atto pubblico, falso in registri e notificazioni e attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti.
Il tutto risale a un’operazione del 2007, denominata “Lucignolo”, coordinata dalla Procura di Forlì-Cesena, che coinvolse imprese private e pubbliche operanti nel settore ambientale. In quell’ambito vennero indagate dai carabinieri per la tutela dell’ambiente oltre 100 persone, in gran parte legali rappresentanti e soci accomandatari di aziende operanti nel settore della gestione e smaltimento rifiuti. Gli indizi portarono a galla un traffico illecito di oltre 500.000 tonnellate di rifiuti speciali, pericolosi e non, che secondo gli inquirenti sarebbero stati smaltiti in discariche non autorizzate dell’Emilia Romagna. Le ipotesi di accusa mosse in quel momento erano di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, evasione fiscale, appropriazione indebita di fondi societari, emissione di false fatture.
Ora, dopo aver svolto i necessari accertamenti tecnici, la procura non ha riscontrato le fattispecie di reato contestate alla Niagara. In sostanza, i rifiuti a proposito dei quali venivano contestati i certificati di analisi, i formulari e le scritturazioni nei registri di carico e scarico, avrebbero consistenza liquida, non rientrando quindi nel novero di quelli classificati come pericolosi.
Nella sua richiesta di archiviazione la pm Ombretta Volta rimanda al gip ogni decisione circa la competenza in merito alla disciplina del reato di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti (reato per il quale ha chiesto comunque l’archiviazione), la cui normativa, in base a una legge recentemente entrata in vigore, non prevede disposizioni transitorie.
In una nota alla redazione il legale rappresentante della Niagara esprime la soddisfazione per la notizia, senza rinunciare a lanciare accuse a chi lo indagò: “Niagara srl esce pulita – scrive Carretta – dalle gravi accuse imbastite in una inchiesta che ha dimostrato la totale estraneità ad ogni elemento di reato. Abbiamo fiducia nella giustizia – continua Carretta – e rispondiamo con i fatti alle insinuazioni di coloro che si difendono in modo sempre più scomposto”.
Il riferimento di Carretta è a due militari del Noe che lui stesso ha denunciato alla magistratura. Il relativo processo, in corso a Bologna, per concussione e rivelazione di segreti di ufficio, vedrà tenersi domani la seconda udienza.
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