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Ferrara entra nella rete internazionale delle “smart tourism destinations”, il progetto della Commissione Europea per supportare le 50 città selezionate dell’Ue nel potenziamento dei servizi e delle esperienze turistiche attraverso soluzioni digitali innovative.
L’ufficializzazione dell’ingresso nel circuito turistico fa seguito alla domanda presentata dall’Amministrazione, che è quindi stata scelta nell’ambito della ‘chiamata’ europea per ‘Destination Managers’.
“È una grande opportunità non solo per fare promozione in tutta l’Unione Europea, ma per implementare le occasioni di sviluppo della nostra rete turistica e le potenzialità di miglioramento dei servizi”, dice l’assessore Matteo Fornasini, sottolineando che “il risultato premia le progettualità e il posizionamento di Ferrara anche nel contesto estero e conferma la vocazione internazionale della nostra città, su cui stiamo investendo”.
A gestire la fase tecnica della candidatura è stato l’ufficio “Progetti Europei” del Comune di Ferrara: “Questo risultato premia la città – sottolinea l’assessore delegato Alessandro Balboni – la collaborazione tra settori ed è il segno della capacità di attingere alle occasioni che arrivano dall’Europa e ai fondi comunitari, come dimostrato anche in altri ambiti. Un grazie a tutti”.
L’ingresso nella rete delle 50 città europee selezionate produrrà a breve alcuni effetti immediati: Ferrara infatti parteciperà alle attività previste dalla Commissione europea per il supporto alla creazione di nuove iniziative turistiche. Da Bruxelles fanno sapere che a giugno è prevista l’organizzazione di un ‘Kick-Off Meeting’ con l’intero Consorzio, la Commissione Europea, gli esperti indipendenti e le altre destinazioni selezionate. Sarà questo l’appuntamento ufficiale che segnerà l’avvio di 12 mesi di iniziative, incontri, confronti, sessioni di lavoro e di formazione, workshop. Ma già da aprile ci sarà un primo meeting di avvio, online, con il duplice obiettivo di lanciare la comunità turistica e presentare i primi risultati dello studio europeo sul data mastering, per “adottare approcci basati sui dati per posizionarsi sempre più come destinazione turistica intelligente”.
Cinque le fasi in cui, in generale, si svilupperà la rete europea delle “Smart tourism destinations”: la raccolta di informazioni sulle singole specificità, e punti di forza, territoriali, e delle esigenze dei partecipanti al progetto, lo sviluppo di un piano d’azione e di una strategia di sviluppo turistico, il confronto internazionale su questi specifici punti, la definizione di una roadmap operativa delle destinazioni.
“Vogliamo trarre tutte le opportunità che nascono dalla partecipazione a questa comunità di pratiche sul turismo intelligente, ossia il turismo che sa agganciare le occasioni del digitale e che è sostenibile, dove sarà possibile condividere informazioni, esportare e acquisire esperienze, lavorando su progetti comuni, in un contesto internazionale che esprime straordinarie potenzialità”, precisa Fornasini.
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