
AlessandroTaverna (foto di Giorgio Gori)
Affermatosi al celebre concorso pianistico di Leeds, considerato tra i migliori pianisti italiani della sua generazione, Alessandro Taverna sarà per la prima volta ospite della stagione di Ferrara Musica.
Mercoledì 9 marzo – inizio alle 20.30, Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado” – il pianista veneziano sarà protagonista di un concerto imperniato sul repertorio romantico e tardo romantico, con pagine di Chopin, Scrjabin e Rachmaninov. Il concerto è il secondo dei tre dedicati al pianoforte, che formano una piccola serie e sono compresi nell’abbonamento tematico Piano3.
Indicato dalla critica musicale inglese come «successore naturale del suo grande connazionale Arturo Benedetti Michelangeli», Taverna possiede una creatività musicale capace di «far sorgere un sentimento di meraviglia come una visita alla sua nativa Venezia».
Quando nella finale del Concorso Internazionale di Leeds ha eseguito il Primo Concerto per pianoforte di Chopin «tutto è stato pervaso di solenne bellezza: sono stati impeccabili minuti di intensa poesia!» ha scritto il quotidiano britannico The Independent. Da allora la sua carriera lo ha portato a esibirsi in tutto il mondo nelle più importanti sale e stagioni musicali: Teatro alla Scala di Milano, Teatro San Carlo di Napoli, Royal Festival Hall e Wigmore Hall di Londra, Konzerthaus di Berlino, Philharmonic Hall di Liverpool, Sala Verdi e Auditorium di Milano, Bridgewater Hall di Manchester, Auditorium Parco della Musica di Roma. Nel 2009 ha inaugurato il Castleton Festival in Virginia del celebre direttore Lorin Maazel, il quale così si è espresso su di lui: «We must make music together!», invitandolo con i Münchner Philharmoniker e dirigendolo nel Terzo Concerto di Prokofiev al Gasteig di Monaco e al Musikverein di Vienna.
Il concerto prenderà il via con la Sonata op. 35 di Chopin. Pubblicata nel 1840, è una delle più impressionanti composizioni chopiniane. Suscitò pareri discordi, anche presso musicisti che non avevano mai nascosto la loro ammirazione per Chopin, come Schumann e Mendelssohn. Resta il fatto che l’opera è “gigantesca” e si presenta fin dal primo movimento possente e solida. Da questa struttura si propagano frammenti di poetiche illuminazioni. La Sonata – oltre alla celebre Marcia funebre, in cui si concentra come un’immagine fissa la maggiore emozione espressiva – contiene un primo tempo di sconcertante asprezza tragica, uno Scherzo fantasioso e un brevissimo Presto conclusivo «sottovoce e legato».
Si prosegue con la Sonata n. 2 di Scrjabin, che è stata composta nel 1897. E deve essere considerata una delle più evocative mai scritte. È anche interessante notare che il compositore aveva un programma immaginario distinto per quest’opera: «La prima parte evoca la calma di una notte in riva al mare a sud; nello sviluppo udiamo la cupa agitazione degli abissi. La sezione in mi maggiore rappresenta il tenero chiaro di luna che viene dopo il primo buio della notte. Il secondo movimento, Presto, mostra l’agitazione tempestosa della vasta distesa oceanica».
A chiudere il concerto saranno i nove Etudes-tableaux op. 39, scritti da Rachmaninov negli anni 1916 e 1917 prima che l’autore abbandonasse definitivamente la Russia per trasferirsi negli Stati Uniti. Gli Études-Tableaux erano stati concepiti come dei “quadri”, evocazioni musicali di stimoli visivi esterni. Vennero eseguiti per la prima volta dall’autore stesso nel 1917 al Conservatorio di San Pietroburgo il 7 febbraio.
Biglietti da 9 a 25 euro. Info: www.ferraramusica.it, tel. 0532 202675; biglietteria@ferraramusica.it
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