di Lucia Bianchini
Nuovo ciclo di incontri a Casa Cini, dal titolo ‘Cattedra dei credenti. Vita, parola, giustizia’. Ne hanno parlato l’arcivescovo Gian Carlo Perego, don Massimo Malservigi, don Paolo Bovina, direttore di Casa Cini e Piero Stefani, coordinatore degli incontri.
“La cattedra dei credenti – spiega monsignor Perego – è un’iniziativa con cui casa Cini vuole inserirsi con un contributo importante di riflessione nel cammino sinodale, e propone in questa quaresima 3 incontri incentrati su tre parole importanti per un credente: vita, parola e giustizia. Si partirà dall’esperienza dei laici nella vita di ogni giorno per vedere come si possa coniugare fede e vita. L’iniziativa s’inserisce nel primo momento del cammino sinodale, quello dell’ascolto e della narrazione. Le tre parole non saranno coniugate solo in un discorso teorico ma nella storia di questi laici che traducono nella loro vita quotidiana un’esperienza di fede, in modo che la fede non sia solo un’idea ma un’esperienza di vita. Si collegano al cammino sinodale proprio perché i protagonisti sono proprio i laici, il popolo di Dio, e noi come chiesa camminiamo con i laici e percepiamo gioia, speranze, tristezze ed angosce della vita della gente, soprattutto di chi è in difficoltà”.
L’esperienza della ‘Cattedra dei non credenti’ promossa anni addietro dal cardinale Carlo Maria Martini ebbe, a suo tempo, un’eco tanto vasta quanto prolungata: chi era escluso divenne voce da ascoltare. Oggi, in un contesto mutato, appare significativo prospettare, in base al sacerdozio comune dei fedeli caro al Concilio Vaticano II, anche una ‘Cattedra dei credenti’. Nella comunità di fede l’ascolto reciproco implica pure una forma di insegnamento reciproco, e le esperienze e riflessioni di donne e uomini che pongono la fede a fondamento della loro scelte di vita testimoniano l’impegno a coniugare le istanze della quotidianità con gli orizzonti di senso dati dal rapporto con Dio.
“Il titolo – spiega il coordinatore Stefani – non sarebbe nato senza l’esperienza più grande del cardinale Martini, che si chiamava ‘Cattedra dei non credenti’, e si ascoltavano persone che non appartenevano in modo dichiarato ed esplicito alla chiesa cattolica, perché avevano qualcosa da dire alla comunità dei credenti. Perché questo cambio? In questa situazione la distinzione tra credenti e non credenti è sempre più labile e meno definibile, c’è un ritorno alla religiosità senza individuare una dimensione precisa del divino, e senza più contrasti. Noi sappiamo però che nella comunità il dialogo deve esserci, ci sono posizioni diverse ed opposte, e non c’è ascolto reciproco, se non in gruppi stretti”.
Nel primo ciclo si affronteranno i temi della vita, della parola e della giustizia: ogni appuntamento vedrà la presenza di una coppia di relatori contraddistinti da competenza ed esperienza. Vivendo in prima persona l’argomento loro affidato, i vari relatori potranno offrire uno sguardo “di fede” vagliato dallo studio e dall’incontro con realtà concrete.
Giovedì 10 marzo alle 20.45 a parlare di vita saranno Fortunato Vesce, ginecologo, e Magda Iazzetta, dirigente scolastica; giovedì 17 marzo Silvia Zanconato, biblista e docente di Irc e Domenico Segna, saggista e poeta, affronteranno il tema della parola. Concluderà il ciclo l’incontro di giovedì 24 marzo incentrato sulla giustizia, in cui interverranno Giuliano Sansonetti, filosofo e Tiziano Tagliani, avvocato ed ex sindaco di Ferrara.
L’incontro si svolgerà in presenza con l’obbligo di indossare la mascherina e di esibire il green pass. Saranno disponibili 35 posti, oltre alla possibilità di seguire le conferenze a distanza in diretta collegandosi alla pagina Youtube dell’Ufficio comunicazioni sociali diocesano. È possibile prenotare la propria presenza scrivendo a: paolo.bovina84@gmail.com.
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