Attualità
24 Febbraio 2022
Lezione di giornalismo con le classi 5 A e B della “Manzoni”

Estense.com alle scuole elementari

di Redazione | 2 min

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Come si svolge la vita quotidiana di una redazione? Quante ore lavora un giornalista? Chi è il reporter? Come si impagina un giornale? Sono alcune delle domande che le studentesse e gli studenti delle classi 5 A e 5 B della “Manzoni” di Ferrara hanno rivolto al direttore di Estense.com Marco Zavagli, invitato dalla scuola elementare.

La Maestra Veronica Tonello aveva preparato i suoi alunni facendo loro conoscere i “fondamentali” del mestiere: l’impostazione delle pagine con testata foto e civette, le differenze tra articoli di cronaca ed editoriali, le varie sezioni che completano un quotidiano.

Partendo dal presupposto che il linguaggio giornalistico fa parte della lingua, della società e della cultura, l’insegnante ha voluto una lezione in presenza, ospitando un giornalista che potesse “confermare” agli alunni quanto fatto in classe e allo stesso tempo soddisfare alcune curiosità dei piccoli cronisti.

Al termine delle domande Zavagli ha voluto mostrare alcuni giornali e riviste, partendo dagli anni ’70 per arrivare ai giorni nostri, per far vedere come la carta stampata si sia evoluta a livello grafico e soprattutto di dimensioni. Per arrivare, ultima trasformazione, al giornale digitale, contenuto in un semplice telefonino.

Sollecitato dalle domande della degli alunni, Zavagli ha spiegato che “oggi purtroppo più che i giornali sono i lettori a cambiare”. Specialmente in senso quantitativo: “Il popolo dei lettori si riduce sempre di più. Giornali che 25 anni fa venivano letti da un milione di persone oggi vendono un paio di centinaia di migliaia di copie”.

Non solo. “Anche i gusti dei lettori sono in trasformazione. Anche se più che gusto si dovrebbe parlare di ‘pigrizia’: spesso si preferiscono video o videonotizie piuttosto che un testo scritto”.

E qui è corso in aiuto come metafora un film che l’insegnante aveva consigliato di guardare, “La Storia infinita”.

“Avete presente come fa il piccolo Bastian – ha domandato il direttore – a salvare il mondo? Fantasia si salva dal buio, dalla distruzione, perché il protagonista incomincia a credere. E allora cosa fa? Apre il libro e continua leggere. La Storia infinita è una metafora di come la lettura può salvare il mondo, o quantomeno renderlo migliore, ricco di fantasia e sogni da realizzare”.

“Dovete continuare a leggere, il più possibile – si è congedato Zavagli -, perché se scompaiono i lettori scompariranno anche i giornali e con essi i giornalisti, scompariranno i libri e con essi gli scrittori, scomparirà la scuola e con essa gli insegnanti e gli studenti. E allora nessuno potrà sconfiggere il buio dell’ignoranza”.

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