Sessanta giorni. È il tempo che i due periti nominati dal tribunale di Enna avranno a disposizione per analizzare e trascrivere le intercettazioni a carico di don Giuseppe Rugolo, il sacerdote arrestato a Ferrara il 27 aprile dello scorso anno con l’accusa di violenza sessuale aggravata su minori.
Ieri, nel corso di un’udienza tenuta in via telematica, alla quale ha partecipato anche l’avvocato ferrarese Denis Lovison, che insieme al collega Antonino Lizio costituisce il collegio difensivo del prete, sono stati consegnati ai periti, Melania Irene e Tiziana Vita, i materiali sui cui lavorare, ovvero i cd contenenti le intercettazioni.
La parte civile – il giovane che all’epoca dei fatti era minorenne e che ha fatto partire tutto con la sua denuncia, assistito dall’avvocato Eleanna Parasiliti Molica – ha nominato un proprio consulente (Antonio Olivieri).
Da quanto emerso finora, nelle intercettazioni sono chiamati in causa anche esponenti del clero locale, tra cui il vescovo della diocesi di Piazza Armerina, Rosario Gisana, che si dimostra a conoscenza della vicenda prima ancora che scoppiasse il caso.
La prossima udienza è fissata al 10 marzo, quando verranno sentiti i primi testimoni.
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