Cronaca
20 Ottobre 2010
L'Italia è al quinto posto tra i maggiori fornitori di armamenti convenzionali

Spese militari, al via la campagna di obiezione

di Redazione | 3 min

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Davide Scaglianti

Rete Lilliput Ferrara anche quest’anno diffonde in città l’Osm, l’Obiezione alle spese militari. Si tratta di una campagna che si pone l’obiettivo di “denunciare e contrastare – spiegano i promotori – il continuo aumento delle spese militari. È una voce – continuano in una nota – quanto più possibile forte di cittadini che, dichiarandosi obiettori alle spese militari, vogliono esprimere un ‘no’ alla guerra e percorrere una strada alternativa, ovvero quella della difesa non armata nonviolenta”.
Rete Lilliput cita dei documenti e dei dati per sostenere come “oggi sempre di più, in ogni parte del mondo, la presenza di conflitti porta a cercare soluzioni armate a scapito della via negoziale”.
Nel 2009, secondo l’Istituto internazionale ricerche sulla pace (Sipri), il mondo ha speso in armamenti ben 1.531miliardi di dollari, il 6% in più del 2008, il 49% in più rispetto al 2000.
L’Italia, anche nel 2009, si conferma al quinto posto tra i maggiori fornitori di armamenti convenzionali, “anche grazie – sostiene il presidente Davide Scaglianti – ad un forte sostegno governativo”. Le esportazioni sono considerevolmente aumentate verso i Paesi del sud del mondo.
“Esportazioni – commenta Scaglianti – alle quali il Governo intende dare un nuovo impulso con il “riordino” della normativa attuale, attraverso un “disegno di legge” che delega al Governo la riforma della legge 185 del 1990. Con il rischio – sostiene Scaglianti – di rendere meno trasparenti le operazioni bancarie relative al commercio di armi, oggi rese pubbliche proprio grazie alla legge 185”.
Il referente di Lilliput di Ferrara, in merito alla missione in Afghanistan, sostiene come il contingente italiano abbia “pagato un prezzo alto in termini di vite umane. Quella che doveva essere una missione umanitaria si è trasformata in una vera e propria guerra. I soldati italiani – continua Scaglianti -, inizialmente chiamati solo a compiti di appoggio, si sono ritrovati a sostenere vere e proprie battaglie sul campo in contraddizione con ciò che è stabilito dalla nostra carta costituzionale: e adesso si chiede anche di dotare i nostri aerei di bombe”.
Il presidente della rete estense definisce tale situazione “un quadro molto allarmante che richiede risposte forti, decise, a voce alta, da parte di chi ha a cuore la pace per fermare un escalation senza fine”. Pertanto sostiene come l’adesione alla campagna Osm sia “una delle risposte possibili”, poiché la campagna si pone “anche l’obiettivo del riconoscimento legale della opzione fiscale, che significa dare ai cittadini la possibilità di indirizzare le proprie tasse verso la costruzione di una difesa alternativa nonviolenta e di costituire in Italia un Ministero per la pace, con lo scopo di unificare in una sede di riferimento comune innumerevoli capitoli di spesa indirizzati alla pace”.
Nella campagna sono stati coinvolti anche alcuni politici ferraresi, determinando così “il sostegno del consiglio provinciale (22/02/2006) e del consiglio comunale (5/06/2006)”. Il risultato di tale supporto si è concretizzato nell’approvazione da parte di entrambe le assemblee del documento Mozione su opzione fiscale per le difesa non armata e costituzione di un Ministero per la pace.

Per aderire alla campagna, ci si può rivolgere al presidente Davide Scaglianti, tel. 0532.52000.
Basta compilare, entro fine novembre, un modulo di adesione all’Osm: in questo modo, spiega Scaglianti, “ci si impegna a sostenere un progetto di pace con un contributo in denaro”.
L’anno scorso aderirono all’iniziativa 140 cittadini, raccogliendo 3.325 euro a sostegno del progetto di pace “Adopt Srebrenica”.
Anche per quest’anno, il progetto a cui saranno devoluti i contributi sarà “Adopt Srebrenica”, che è stato elaborato dalla Fondazione Alexander Langer (per informazioni www.alexanderlanger.org). Tale progetto ha l’obiettivo di ricostruire un centro di aggregazione interculturale per i giovani, che operi per una gestione nonviolenta dei conflitti, laddove si svolse uno degli eccidi più efferati del secolo scorso.

La campagna Osm è promossa da Associazione per la pace, Gavci, Comunità Papa Giovanni XXIII, Lega Disarmo unilaterale, Lega obiettori di coscienza e Pax Christi.

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