Una lapide che ricorda a cittadini e visitatori la presenza della cella ricostruita a testimonianza di quella in cui venne rinchiuso in quest’area della città il grande poeta Torquato Tasso. È quella che è stata scoperta con una breve cerimonia in piazzetta Sant’Anna, a Ferrara.
Alla cerimonia sono intervenuti l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli e il vice presidente dell’associazione Ferrariae Decus Olao Artioli. Presenti anche il presidente del Consiglio Comunale Lorenzo Poltronieri, Francesco Colaiacovo in rappresentanza della Provincia di Ferrara, il comandante provinciale dei Vigili del fuoco Antonio Giovanni Marchese, monsignor Massimo Manservigi, Fernando Scafati e Maria Luisa Vaccari del Conservatorio Frescobaldi, Valentina Gritti per l’Università di Ferrara e lo staff della Commissione toponomastica comunale.
“Facciamo un salto nel passato – ha detto l’assessore Marco Gulinelli, illustrando il valore storico di questo luogo – quando qui nel 1470 nasce la sede originaria dell’Ospedale Sant’Anna e quando nel 1570 viene colpita gravemente dal terremoto, come testimonia la documentazione storica dei lavori effettuati. Tra questi lavori c’è la costruzione anche di una nuova ala qui, in piazzetta Sant’Anna dove siamo noi, destinata ai malati di mente. All’interno venne incarcerato il grande Torquato Tasso a causa di uno scatto d’ira. Alfonso II d’Este lo incarcerò perché in un momento d’ira tirò un coltello a un servitore della corte che, secondo lui, lo stava spiando. Era il 1579 e Tasso rimase incarcerato per sette anni. Nel 1927, con la realizzazione dell’Ospedale Sant’Anna in corso Giovecca, una parte fu parzialmente demolita e ne fece le spese quell’area del sanatorio destinata ad ospitare i malati di mente. Ma l’ingegnere Carlo Savonuzzi andò a ricostruire la cella a poca distanza in modo fedele e riportandone pezzi originali – come il portone e il chiavistello. Qui è stata riportata poi anche la lapide che ricorda la visita di Lord Byron, che, nel 1817, volle farsi segregare per rivivere le sensazioni che poteva aver vissuto Torquato Tasso. Tra i più grandi scrittori, drammaturghi, poeti, la memoria di Tasso rende importante essere qui e ringraziare tutti coloro che hanno permesso questa iniziativa”.
“Lapidi e targhe sono uno dei nostri filoni – ha quindi spiegato il vice presidente di Ferraraiae Decus Olao Artioli – e se voi guardate in giro per città troverete tantissime targhe dove c’è Ferrariae Decus. Perciò, quando l’Amministrazione ci ha chiesto di collaborare per questa iniziativa, abbiamo aderito con molto entusiasmo, visto che siamo molto sensibili a queste cose e siamo ben felici di accogliere chiunque voglia aiutarci a continuare associandosi”.
Questo il testo della targa: “Cella del tasso – In quest’area sorgeva l’antico ospedale Sant’Anna dove il grande poeta Torquato Tasso fu relegato dal 1579 al 1586 demolita la sua cella fu qui ricostruita nel Novecento evocandone suggestioni ed atmosfere”.
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