Attualità
4 Febbraio 2022
A partecipare sono state le scuole secondarie di primo e secondo grado con canzoni, scritti teatrali e videoclip. Michelina Grillo: "La trasmissione orale da una generazione all’altra si sta impoverendo sempre di più"

L’importanza dei Diritti Umani al centro del settimo premio “Giovanni Grillo”

di Redazione | 5 min

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Michelina Grillo

di Lucia Bianchini

Premiati i vincitori della settima edizione del concorso “Giovanni Grillo, Memoria e Diritti Umani: una strada verso la libertà”, indetto dall’omonima fondazione in ricordo dello stesso Giovanni Grillo e di tutti gli internati militari italiani deportati nei campi di concentramento tedeschi durante l’ultimo conflitto mondiale.

Il concorso, il cui tema centrale in questa edizione è l’importanza dei Diritti Umani, è aperto alle scuole secondarie di primo e secondo grado che con canzoni, sceneggiature teatrali, videoclip o racconti fotografici documentino e riflettano su testimonianze significative delle violazioni delle libertà e dei diritti umani, oltre che sul valore contemporaneo dei diritti umani e della libertà.

“Man mano che il tempo passa – ha affermato Michelina Grillo, presidente della fondazione – ci allontaniamo sempre di più dai fatti specifici che oggi trattiamo, perché i superstiti, per anagrafe, non ci sono più, e non potranno più raccontare le loro terribili esperienze. Mio padre, se fosse ora qui con noi, avrebbe 105 anni, quindi rendetevi conto di cosa significa la testimonianza diretta oggi. La trasmissione orale da una generazione all’altra si sta impoverendo sempre di più. Cosa fare per invertire la rotta, recuperare la storia per sensibilizzare le nuove generazioni? Documentari e saggi sono fondamentali, ma la narrazione supportata da documenti autentici è il mezzo più caldo e autentico”.

Sul gradino più alto del podio, per l’edizione 2021/2022, nella categoria istituti secondari di primo grado, è salito il video clip ‘Prigionieri di guerra, prigionieri della disperazione: i diritti sono di tutti!’ realizzato dalle classi 3^A e 3^B della scuola media ‘Giovanni Pascoli’ di Polcenigo-Istituto Comprensivo ‘Andrea Zanzotto’ di Caneva, mentre per la sezione istituti secondari di secondo grado, ha trionfato il videoclip ‘Articolo zero’, che è stato realizzato dalla classe 5^H del Liceo Scientifico-Istituto Istruzione Superiore ‘Leonardo’ di Giarre.

Per gli istituti superiori sono state attribuite anche due menzioni speciali: alla canzone ‘In Memoria Imi’, realizzata dalle classi dell’Istituto Tecnico Industriale ‘Renato Elia’ di Castellammare di Stabia e al videoclip ‘Il rispetto dei diritti umani, il più importante dei doveri’ realizzato da Michael Borino, Giorgio Dalia, Manuela Messina, Flavio Modica, Vincenzo Sapia della classe 5^ del Liceo Classico-Istituto Istruzione Superiore ‘Virgilio’ di Mussomeli.

“Ringrazio tutti per il vostro impegno – prosegue Grillo-, i vostri documenti hanno rappresentato efficacemente il vostro impatto emotivo, la vostra presa di coscienza individuale e collettivo, il vostro rifiuto di violenza e sopraffazione, ottimo investimento per il futuro della nostra società”.

È un grandissimo piacere – afferma il colonnello Antonio Bernabei, in rappresentanza dell’Aeronautica Militare – confrontarsi con i ragazzi, perché con autenticità e freschezza hanno proposto le loro riflessioni, mai banali e neppure scontate. Un internato militare è un soldato che dopo l’8 settembre venne travolto da un interrogativo morale, cosa fare? Questo premio ci ripone quella domanda, perché le privazioni dei diritti oggi siano sempre più diradate e lascino lo spazio per difendere i valori che ormai sono patrimonio condiviso”.

Il concorso è realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e con il patrocinio morale e gratuito dell’Aeronautica Militare, dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, del Ministero della Cultura e di Rai per il Sociale.

Molto soddisfatto dell’iniziativa portata avanti dalla Fondazione Grillo è Paolo Pezzino presidente istituto nazionale Ferruccio Parri: “Qualsiasi iniziativa che si proponga di diffondere la conoscenza storica di vicende così importanti non può che essere incoraggiata da un istituto come il Parri, che raccoglie 66 istituti storici sul territorio, che approfondiscono le vicende della resistenza e dell’Italia contemporanea. La vicenda dei 600 mila italiani che non aderirono a Salò e preferirono il campo di concentramento fa parte a pieno titolo della resistenza. Quella degli internati militari è stata tra le più importanti, e ben venga la conoscenza delle loro vicende, fino a venti anni fa trascurate. Ora c’è uno sforzo maggiore nello studio delle testimonianze, dei diari, delle lettere e negli studi storici per inquadrare meglio il contributo che questi militari hanno dato all’Italia. Sono stato particolarmente felice poi di patrocinare un’attività rivolta alle scuole, da molto tempo uno dei punti centrali del nostro istituto”.

“Ripartendo dalla storia di Giovanni Grillo – spiega Antimo Ponticiello, direttore generale della Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’ordinamento scolastico – ripercorriamo una parentesi della storia mondiale. È importante partire dalla memoria storica per arrivare al presente.  Dobbiamo essere pienamente allineati e compatti nel combattere ogni forma di discriminazione e sopraffazione, partendo proprio dalla storia, dalla memoria, e dai racconti, testimonianza viva di una sofferenza che non deve ripetersi”.

A sottolineare l’importanza della memoria anche Lucia Borgonzoni, sottosegretaria di Stato al Ministero della Cultura: “Michelina Grillo vuole far passare un concetto fondamentale per tutti, cioè custodire la memoria, che è fondamentale, e non solo per le grandi storie conosciute, ma per tutto ciò che è accaduto, le storie meno conosciute, con cui i ragazzi possono conoscere l’altra faccia di un momento drammatico. Voi siete i costruttori, gli architetti del futuro, che si costruisce tenendo bene a mente quello che è accaduto, affinché non si ripeta”.

In rappresentanza della Rai Daniela De Robert, direttrice Rai per il sociale, struttura sociale e diritti umani, ha spiegato che “La Rai ha voluto patrocinare il premio perché esprime i valori su cui si fonda il Paese e danno senso alla Rai come servizio pubblico. Senza memoria non c’è futuro, e dalla memoria nasce la riconoscenza verso chi ha combattuto e pagato per costruire il nostro oggi, un futuro fondato sulla dichiarazione dei diritti dell’uomo: tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti. È un articolo molto ambizioso, così come lo è la nostra costituzione, perché i diritti vanno affermati, proclamati, scritti e resi effettivi, perché sono una conquista e vanno fatti crescere”.

“Sono 10 anni che proponiamo contenuti di storia e sull’identità del paese – spiega Giuseppe Giannotti vicedirettore di Rai Cultura e responsabile di Rai Storia -, lavoro che facciamo con grande rigore, lavorando sulle fonti, documenti, diari, memorie, quindi conoscendo questa iniziativa e approcciandomi alla pubblicazione di Gennaro Cosentino ‘Giovanni Grillo da Melissa al lager’ e al lavoro che la fondazione porta avanti ho avuto un moto di soddisfazione, vedendo che c’è una parte del Paese attenta alla storia e consapevole dell’importanza di conoscere il passato per rapportarsi al presente. Il lavoro di Cosentino e del premio è rivolto ai ragazzi e propone un approccio di metodologia storica, su come cercare le testimonianze e rapportarle alla storia, tutto questo su un argomento importante e mai sufficientemente raccontato”.

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