Dal 17 gennaio è tornato in attività lo spazio all'interno dell'ospedale Ss Annunziata. Fabrizio Corazza (Ausl): "Il servizio tende a un'umanizzazione del parto"
Riparte il Punto Nascita di Cento, un centro di “primo livello”
Diego ha 2 anni e mezzo, vive a Ferrara e lotta ogni giorno con un ritardo nello sviluppo motorio e cognitivo e crisi epilettiche quotidiane farmaco-resistenti. Questo a causa di una una malattia genetica rarissima, la mutazione GNAO1 di cui è l'unico portatore della sua variante in Italia
“Magrebini ai forni”. È la scritta comparsa questa mattina su un autobus della Linea 11. Se n'è accorta una signora anziana che ha inviato la segnalazione all'attivista del Pd Diego Marescotti
Lo hanno sorpreso mentre - con fare sospetto - apriva il cancellino di un'area cortiliva di un'abitazione del centro, per poi entrare in un garage e rubare una bicicletta. È così finito in manette, con l'accusa di furto aggravato, un 30enne ferrarese già noto alle forze dell'ordine
Due gemelli di 18 anni sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale; uno dei due è stato inoltre segnalato per uso personale di sostanze stupefacenti. È il bilancio dei controlli quotidiani che, durante la giornata dello scorso 4 novembre, i carabinieri hanno effettuato nella stazione delle autolinee extraurbane di Copparo
Intervento di Italia Nostra che esprime "preoccupazione e dissenso per la proposta del Comune di Ferrara di insediare l’Hub del sito Unesco nel piccolo edificio della Porta degli Angeli al centro del lato nord della cerchia muraria della città"
Cento. Dal 17 gennaio è ripartito il Punto Nascita dell’ospedale Ss Annunziata di Cento, anche se la sua attività “non si era mai interrotta per quel che riguarda il percorso nascita“.
A spiegarlo è Fabrizio Corazza, direttore del dipartimento materno-infantile interaziendale integrato dell’Ausl di Ferrara, che ha voluto sottolineare come “gli ambulatori siano sempre stati attivi al 100% per garantire la presa in carico delle donne sin dalle prime settimane di gravidanza, predisponendo anche un piano per collocare alcune partorienti verso l’hub provinciale dell’ospedale di Cona con un programma interaziendale”.
La ripartenza del centro ha ridato vita allo spazio della sala parto, con l’Azienda di via Cassoli che è riuscita a “trovare il personale che era venuto a mancare” e a predisporre “la formazione delle ostetriche, monitorando anche la situazione dei pediatri, che sarebbe dovuta essere a rotazione tra Cona e Cento”.
Al momento sono garantiti tutti i servizi, con il tema della sicurezza del parto che è alla base di tutto: “Abbiamo un Punto Nascita di primo livello che può dare garanzie anche qualora il travaglio necessitasse di taglio cesareo, tant’è che, adiacente alla sala parto, vi è anche una sala operatoria. A ciò si aggiungono le figure del ginecologo ostetrico, del pediatra neonatologo h24 e dell’anestesista”.
“Il servizio – aggiunge Corazza – tende a una peculiare umanizzazione del parto, dal momento che oggi possiamo contare su ostetriche preparate. Le donne avranno libertà di movimento piuttosto e potranno essere assistite con tecniche come il travaglio in acqua, l’aromaterapia e la musicoterapia. Insomma, ci sono tutte le caratteristiche per un centro che va verso il rapporto one to one tra il paziente e l’ostetrica, che è chiamata prendere in carico la donna sin dai primi momenti dell’entrata in reparto”.
Differente l’approccio in caso di Covid-19: “Se la mamma arriva in condizioni di parto imminente o di emergenza con la positività al tampone siamo in grado di poterla assistere avendo a disposizione una camera isolata, una sala parto e una sala operatoria dedicata, mentre diversamente, qualora il parto fosse programmato, la gravida a termine positiva al Covid-19 sarà inviata a Cona per questioni legate a specifici requisiti di norma. Ma ciò non cambia la sostanza, anche lì troverà un’assistenza omogenea a quella che avrebbe trovato a Cento”.
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