Lettere al Direttore
29 Gennaio 2022

Tamponi e scuole, una lettera di genitori preoccupati

di Redazione | 4 min

Nelle ultime settimane si è venuta a creare – a danno delle bambine e dei bambini che frequentano le scuole primarie e dell’infanzia nel nostro territorio – una situazione di grave pregiudizio che riteniamo necessario ed urgente denunciare.

A seguito dell’aumento dei contagi, come noto, il sistema di tracciamento e gestione dei casi Covid nelle scuole è letteralmente saltato creando un disordine tale da rendere impossibile capire quali regole e come applicarle.
Ebbene, al di là delle difficoltà che tutti – AUSL, istituti scolastici, studenti, famiglie – in questo momento stiamo vivendo, quello che riteniamo inaccettabile è la lesione di un diritto che dovrebbe essere garantito a tutti e tutte indistintamente e gratuitamente.
Si è, infatti, verificato che a seguito dell’accertamento di casi di positività nelle classi della scuola primaria e dell’infanzia e, dunque, dell’attivazione della DAD, al termine di quel periodo, le famiglie abbiano ricevuto comunicazioni del seguente tenore “il D.D.P. dà facoltà ai genitori di poter effettuare autonomamente un tampone alla scadenza del decimo giorno. Con risultato negativo gli alunni possono rientrare a scuola”.
Il termine “autonomamente”, però, non corrisponde a “gratuitamente”. Precisazione, questa, che non è stata comunicata né dall’AUSL nella circolare attraverso la quale informa che “qualora i genitori esibissero un esito negativo di tampone (…) il minore può rientrare in presenza”, né dall’istituto scolastico.
Senza un provvedimento ufficiale di quarantena trasmesso alle famiglie dall’AUSL, infatti, per i bambini della fascia 0-11 anni che hanno in classe uno o più positivi, non è possibile né la prescrizione pediatrica di un tampone molecolare, né la gratuità del tampone antigenico eseguito nelle farmacie. Il “rallentamento” delle attività di tracciamento dell’AUSL ha comportato che per alcune classi non siano mai stati emessi provvedimenti di quarantena. I Dirigenti Scolastici, d’altra parte, sono comunque obbligati per Legge – con criteri diversi per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria (un solo caso positivo in classe per l’infanzia, almeno due casi in classe per la primaria) – a sospendere, oltre che i per i postivi, le attività in presenza di tutta la classe per 10 giorni, e possono riammettere i bambini a scuola solo se in possesso di un tampone negativo allo scadere del decimo giorno.
La possibilità di effettuare tamponi autonomamente se, da un lato, consente di snellire le procedure, dall’altro, crea un innegabile vulnus a cui nessuno ha pensato e di cui nessuno pare volersi fare carico.
Dare la possibilità di effettuare tamponi autonomamente non significa soltanto gravare le famiglie con costi ulteriori, significa, soprattutto, accettare la possibilità che a qualche bambino sia impedito l’accesso alla scuola negli stessi tempi e con le stesse modalità dei compagni, significa legittimare quella che, ictu oculi, appare una discriminazione che non intendiamo accettare in silenzio.
Cosa sarà di quei bambini le cui famiglie non possono permettersi di pagare i tamponi?
Qualcuno se l’è chiesto?
Non si è posta il problema l’AUSL e, cosa ancor più grave, non si è posta il problema la Scuola che del diritto allo studio dei bambini dovrebbe essere garante.
La Scuola è quanto di più importante abbiamo per immaginare una società migliore, è il luogo in cui le differenze non esistono, o almeno non dovrebbero esistere, è il luogo in cui, a prescindere dalle condizioni in cui si nasce e cresce si hanno le stesse possibilità di apprendere, convivere, esplicare la propria socialità e, soprattutto, è quel luogo in cui chi nasce in situazioni di disagio o difficoltà riceve gli strumenti per potersi emancipare da quella condizione che non ha scelto.
È giusta una Scuola in cui chi può sta in classe e chi non può sta a casa?
La risposta di qualche “addetto” è stata “faranno DAD e rientreranno dopo i 14 giorni previsti”.
Questa risposta è indegna. Neanche un giorno deve essere negato ad un bambino, neanche uno, neanche ad uno!
Si parlino i preposti in ogni ambito e risolvano immediatamente la questione.
FIRMATO
Rosamaria Albanese
Mariasilvia Accardo
Ugo Guidetti
Ludovica Grillo
Maria Vittoria Colamussi
Alessandra Neri
Giulia Potena
Martino Melchionda
Barbara De Palma
Giuseppe Cusato
Paola Ferrioli
Eleonora Romanini
Ilaria Faustini
Elena Ferrari
Ivan Martina
Rita Mancino
Daniela Scanavini
Lucia Pirani
Valentina Virgili
Chiara Biasini
Dario Peruzzi
Alessia Pampolini
Lucilla Mozzetti
Francesco Faniello
Federica Arlotti
Alessandra Martini
Élodie Roger
Giulia Paderiali
Francesca Mastellone
Simona Droghetti
Davide Faccini
Claudia Corgiolu
Eszter Buozzi
Francesca Venturoli
Silvia Dambrosio
Maddalena Scandola
Nicole Callegari
Guido Bovolenta
Valentina Rizzuti
Antonia Pareschi
Sara Barbato
Laura Forlani
Marco Bresadola
Angela Cavezza
Angelo Siano
Cristiana Iaia
Reika Marinaro
Olga Opera
Aliona Botea
Ioana Dan Codruta
Giulia Toschi
Arianna Salmi
Cristina Cova
Marika Biondi
Simonetta Penazzi
Barbara Cavallari
Rita Miani
Linda Mistroni
Chiara Menegatti
Elisabetta Foschini
Anna Bizzi
Luigi Sidero
Elena Lazzari
Martina Canella

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