Un polmone verde a pochi passi dal centro storico, tra terra e acqua. Questo è il nuovo volto che assumerà la darsena di Ferrara, oggi al centro dei lavori di riqualificazione del Piano periferie di circa 18 milioni di euro ottenuto dalla giunta Tagliani e riformulato dall’attuale giunta nel 2021, grazie al cantiere che sta interessando la sponda del canale Boicelli e che si estende dal Consorzio Wunderkammer al Sebastian Pub.
L’obiettivo è quello di restituire ai ferraresi in estate “un’area naturalistica che abbia l’aspetto di un parco fluviale, utilizzabile anche per le passeggiate, in cui sia enfatizzato il dialogo tra il verde e l’acqua” come sottolineato dall’architetto Angela Ghiglione, durante il sopralluogo effettuato da parte della terza Commissione consiliare.
Un disegno, quello realizzato dall’architetto Mario Assisi, che ha trovato riscontro positivo sia tra i consiglieri di maggioranza che tra quelli di opposizione, anche se non sono mancate le occasioni di scontro tra le parti nel tentativo di rivendicare la paternità del progetto, con Roberta Fusari di Azione Civica, soddisfatta per come “un cantiere così complesso si stia realizzando nello stesso identico modo in cui lo aveva immaginato l’ultima amministrazione nel 2016“.
Un’affermazione che ha mandato su tutte le furie Francesca Savini della Lega, che ha attaccato la minoranza, ribadendo “che stiamo guardando un intervento i cui presupposti erano diversi” dal momento che, secondo la consigliera leghista, il Piano periferie del Tagliani bis prevedeva una “trasformazione futura in lotti fondiari dell’area”, che è stata scongiurata dalla giunta Fabbri.
Non si è fatta però attendere la risposta di Fusari, che ha tenuto a precisare come sia necessario non confondere il Piano urbanistico, un “piano particolareggiato che avete variato in Consiglio comunale, togliendone l’edificabilità” con il Piano periferie che “riguardava la sola realizzazione di aree aperte che sono state finanziate con i progetti del 2016, senza toccare le volumetrie e prevedere la costruzione di edifici“.
“C’è chi le cose le pensa – ha rincarato la dose Francesco Colaiacovo, capogruppo del Pd – e chi le realizza. Quello che stona è la voglia a tutti i costi di fare propaganda elettorale, facendo confusione su due strumenti urbanistici diversi. Questo crea falsa comunicazione nei confronti dei cittadini. Oggi applaudiamo la bella riuscita di un intervento che è stato perfettamente attuato com’era stato disegnato e di ciò siamo soddisfatti”.
Al momento, gli interventi principali effettuati dalla ditta Tazzioli e Magnani di Castelnovo né Monti sul lotto numero 4 sono sostanzialmente finiti e a breve dovranno iniziare le operazioni di collaudo necessarie. A seguire sarà anche seminata l’erba, saranno piantati arbusti e verrà attivato l’impianto di irrigazione, a completamento di un’area che già vede un’arena, la presenza dell’illuminazione, diverse sedute e piazzette.
Alla zona si accederà attraverso quattro ingressi da via Darsena, anche se l’intera area sarà interamente senza recinzioni, separata dalla strada solamente dalla nuova ciclabile e da una fila di alberi, al fine di creare un tutt’uno che possa legare le aree dell’ex Camilli, del Mof e del Meis, a loro volta soggette a interventi relativi ai restanti sette lotti.
“Nonostante sia ancora un cantiere – sottolinea l’assessore Andrea Maggi – possiamo dire che questa zona ha cambiato il suo volto. Prima era nascosta al passaggio ma, a lavori finiti, diventerà gradevole per i cittadini poterla riscoprire. Inoltre, pianteremo più alberi rispetto a quelli previsti dal fondo a nostra disposizione, che andremo a integrare. E ci attiveremo per dragare il canale. Ci piacerebbe che diventasse un nuovo punto di ritrovo dei giovani, alleggerendo anche le zone della movida in centro”.
L’assessore ha poi dato la propria parola per la messa in sicurezza delle strutture esistenti, specialmente per quel che riguarda una possibile fruizione nel futuro da parte dei bambini. Un tema su cui insiste una nota scritta a margine del sopralluogo dai consiglieri delle Lega, che puntano il dito verso la precedente amministrazione per “aver trascurato alcune problematiche“.
“Un conto – commentano – è progettare un’area sulla carta rimanendo negli uffici di Palazzo, un conto è immaginare in quell’area la vita quotidiana e guardare il reale utilizzo di ogni sua singola parte. Come consiglieri siamo e saremo particolarmente attenti a questo aspetto e anche grazie al sopralluogo di oggi (ieri, ndr) che abbiamo voluto in presenza, ci siamo resi conto che per alcune parti i nuovi spazi vanno rivisti con attenzione e il nostro compito sarà quello di interpretare le esigenze di tutte le persone che utilizzeranno questa area e rispondere alle loro aspettative e necessità”.
Nello specifico, gli esponenti leghisti si soffermano sull’esistente passerella in acciaio che collega via Darsena alla sponda e “taglia a metà l’arena deputata, nel progetto, ad area gioco per bambini” e aggiungono che sembra “necessario aggiungere elementi di tutela per i più piccoli, per evitare che tra cemento e ferro qualcuno rischi di farsi male, così come sembra necessario mettere in sicurezza alcune parti della banchina che sporge direttamente sull’acqua senza nessuna protezione. Un aspetto certamente suggestivo ma sul quale riflettere con cura”.
“Il lavoro che ci è stato consegnato – concludono i consiglieri del Carroccio -, frutto della progettazione della amministrazione precedente, è indice di un approccio alla riqualificazione degli spazi comuni di vecchio stampo, e spesso poco attento ad aspetti che invece, oggi ai ferraresi stanno molto a cuore. Il nostro approccio è quello di calarci nella realtà andando sul territorio per comprendere le modifiche da apportare a qualsiasi realizzazione per rispondere alle esigenze reali di ogni fascia d’età. Questo ci impegniamo a fare anche su questi spazi che portano in sé una grande potenzialità per la crescita della nostra bellissima città”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com