“Si può vivere e morire in tanti modi. David Sassoli presidente del Parlamento europeo, per il politico Sassoli, per l’uomo David nella sua dimensione privata, alla base di ogni azione, di ogni comportamento, di ogni scelta erano, assai ben saldi, i valori umani di riferimento: lealtà, coerenza, educazione, rispetto”. È l’epigrafe che compare da ieri sulla pagina ufficiale di David Sassoli, morto a 65 anni dopo un ricovero in ospedale ad Aviano.
Nato a Firenze, David Sassoli ha intrapreso la carriera di giornalista prima di entrare in politica. È stato membro del Parlamento europeo dal 2009 e ne è stato eletto vicepresidente cinque anni dopo. Nel 2019 è stato eletto Presidente del Parlamento Europeo.
Il cordoglio per la scomparsa del Presidente del Parlamento europeo raggiunge anche Ferrara, con Dario Franceschini che non è potuto esser presente per l’arrivo dei quadri di Garofalo. Il ministro della Cultura affida a un tweet il suo dolore: “ciao David, amico di una vita intera”.
Dal parlamento si alza anche la voce di Vittorio Sgarbi, che proclama il lutto cittadino a Sutri “per il suo forte legame con Sutri”. ”Il presidente Sassoli – afferma Sgarbi – ci ha lasciato nella notte, in silenzio, in modo riservato, come lui era. Non lo vedremo più prendere il caffè nei bar della città, né fare la spesa nei negozi, né parlare in strada e intrattenersi con i cittadini con i suoi modi gentili. Era amico di ognuno di noi, teneva al bene di Sutri, che aveva adottato come sua dimora. Sentiremo la sua mancanza. La città si stringe al dolore della famiglia”.
“Profondo cordoglio” esprime anche il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: “Con il suo impegno costante e la sua passione ha contribuito al presente e al futuro dell’Europa, difendendone i principi fondanti: solidarietà, libertà e uguaglianza”.
“Un grande dolore per la scomparsa di una persona limpida e capace” lo descrive Paolo Calvano. “L’Italia e l’Europa hanno perso uno dei loro migliori rappresentanti – sostiene l’assessore al bilancio della Regione -. Sei stato al nostro fianco in ogni momento necessario. Ci mancherai tanto David, la tua gentilezza, il tuo impegno e il tuo profondo europeismo. Li ricorderemo per sempre, come ricorderemo il tuo mite sorriso. Siamo vicini alla tua famiglia. Riposa in pace”.
“Una notizia tremenda” per Marcella Zappaterra. “Sono senza parole, ci svegliamo con la notizia che dal giorno prima temevamo e che non volevamo sentire – aggiunge la capogruppo del Pd in assemblea legislativa -. Nel giornalismo come in politica, al servizio delle istituzioni europee, ha portato grande professionalità e umanità insieme alla personale dote di vera umiltà. Mancherà tantissimo”.
Sassoli è stato fino alla sua morte anche presidente onorario dell’Euyo, la European Union Youth Orchestra che ha residenza a Ferrara.
E ora l’Euyo esprime “profondo dolore per la notizia della scomparsa. Sassoli ci ha sempre colpito come una persona di grande integrità, onestà, generosità e intelligenza, e la sua mancanza sarà profondamente sentita”. Per l’Euyo la perdita è “particolarmente significativa, poiché seguendo le orme di tutti i suoi predecessori dal 1976, è stato Presidente Onorario dell’Orchestra. Ci uniamo a tutta l’Europa nell’esprimere alla famiglia e ai colleghi del Presidente Sassoli le nostre condoglianze per la perdita di una grande persona e di un grande sostenitore dei valori europei”.
Arriva infine anche il messaggio del sindaco Alan Fabbri per la notizia che “ha scosso profondamente anche la nostra città. Lo ricordo come un uomo che ha interpretato il suo ruolo con grande eleganza istituzionale e come un giornalista appassionato. Ferrara oggi piange una figura che ha rappresentato l’Italia e l’Europa. Anche dalla nostra città giungano alla famiglia le nostre più sincere condoglianze”.
“Una stella dell’Europa attenua la sua luce” commenta Alessandro Talmelli, segretario comunale del Pd, che ricorda “il suo ultimo suo ultimo discorso al Consiglio europeo pronunciato il 16 dicembre, parlando ai capi di Stato e di Governo dell’Unione europea. Il titolo dell’intervento era “L’Europa deve essere leale con i suoi cittadini”, in cui spiegava come l’Europa ha soprattutto bisogno di un nuovo progetto di speranza, un progetto che accomuni, un progetto che possa incarnare l’Unione, i nostri valori e la nostra civiltà, costruito intorno a tre assi forti, a un triplice desiderio di Europa che sia unanimemente condiviso da tutti gli europei: quello di un’Europa che innova, di un’Europa che protegge e di un’Europa che sia faro”.
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