Genera ancora polemiche politiche la sorte dell’incendio del Castello per la notte di capodanno, uno dei grandi eventi cancellati con l’ultimo decreto del Governo.

Questa volta non è la posizione del sindaco, ma sono le parole del suo vice, Nicola Lodi, lasciate in un’intervista all’edizione locale del Resto del Carlino a generare le reazioni del Pd e di Anna Ferraresi.

Il fuoco alle polveri è dato dalla ‘sfida’ lanciata da Lodi per il controllo degli assembramenti in piazza nella notte del 31: il concetto espresso è che, visto che è stato lo Stato a cancellare l’evento, sia lo Stato a utilizzare le proprie forze di polizia per evitare che l’accesso comunque libero alla piazza non comporti la formazione dei temuti assembramenti. Il tutto sorvolando però sul fatto che Lodi stesso, nel tavolo in prefettura, ha dato l’assenso alla precedente decisione di effettuare lo spettacolo senza pubblico.

Per Alessandro Talmelli, segretario comunale del Pd, si tratta di “attacchi da parte dell’Amministrazione comunale contro Prefettura e Questura”, per questo chiede “maggiore responsabilità e spirito di collaborazione ai membri della Giunta. Non è il momento della polemica e dei distinguo, ma quello di piena collaborazione tra tutte le istituzioni. Il segretario Pd fa poi riferimento alle misure di sostegno verso gli esercenti ferraresi “Da settimane chiediamo all’Amministrazione che questa situazione venga presa per com’è, senza girarci troppo attorno e creare false illusioni ad esercenti, turisti e cittadini. Questo non è stato fatto e per questo motivo ora servono i sostegni: chiediamoli insieme, perché siamo al Governo del Paese insieme”.

Per Francesco Colaiacovo, capogruppo dem in Consiglio comunale, mentre “la pandemia vive la sua quarta ondata, la Giunta con il sindaco quale autorità sanitaria della città, ritiene che il problema del contenimento dei contagi non sia di propria competenza, tanto che il vicesindaco nega l’impiego della polizia municipale per il controllo del rispetto delle disposizioni anti-covid la sera dell’ultimo dell’anno”. “Negli ultimi due anni la Giunta ha speso circa due milioni di euro dei cittadini ferraresi per trasformare il Comando della Polizia Municipale in caserma con le famigerate celle di detenzione, ha acquistato armi e altro senza che i cittadini abbiano potuto godere i benefici di tale investimento, anzi le vacanze organiche di personale hanno causato il venir meno di attività di Istituto proprie della Polizia Municipale, quale il controllo della viabilità nelle zone sensibili come i plessi scolastici, le attività di polizia urbana soprattutto nelle ore notturne, oggi scopriamo dalle parole del vicesindaco che il Corpo dei Vigli Urbani di Ferrara non è in grado di svolgere neanche la funzione di ausilio alle attività di polizia richieste dalla Prefettura, in spregio alle più elementari regole che attengono alla collaborazione tra Istituzioni per il perseguimento del bene comune. Ci attendiamo delle spiegazioni dal sindaco su quali azioni intende intraprendere per contenere i contagi e tutelare la salute dei cittadini ferraresi”, conclude Colaiacovo.

Per Anna Ferraresi (gruppo Misto in Consiglio comunale), addirittura “siamo arrivati alle ritorsioni” e ricorda a Lodi che “lui stesso ha votato per il divieto di pubblico in piazza Castello”.

“Ora il Vicesultano – attacca Ferraresi – che tratta la Polizia Locale come fosse di sua proprietà, dichiara ai giornali che per capodanno ‘non ho agenti di polizia locale disponibili per i servizi anti-assembramento”, “non posso certo aumentare il personale in servizio per l’ultimo dell’anno’. Ma stiamo scherzando? Quanta irresponsabilità c’è in queste parole? Non se ne può più di questi atteggiamenti che lanciano messaggi sbagliati ai cittadini e distruggono la coesione sociale. Chiederò formalmente la ritrattazione di queste frasi e scuse pubbliche da parte del vicesindaco Naomo Lodi”.