Attualità
22 Dicembre 2021
L'Università di Ferrara parte della struttura internazionale composta da otto università europee e nodi extraeuropei in Canada, Stati Uniti, Vietnam e Giappone

Unife alla scoperta delle origini dell’universo con il progetto europeo Cmb-Inflate

di Redazione | 1 min

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Con un ingente finanziamento da parte dell’Unione Europea, il gruppo di ricerca CosmoFe coordinato dal professor Paolo Natoli del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara, entra nella rete di Cmb-Inflate, il progetto internazionale nato per ricavare nuove informazioni sulle origini dell’universo.

“L’obiettivo di Cmb-Inflate è creare metodologie innovative di analisi per estrarre dati e informazioni dall’osservazione delle onde gravitazionali primordiali, una componente della luce prodotta dal Bing Bang che si chiama radiazione cosmica di fondo”, spiega Natoli.

Studiando la radiazione cosmica di fondo, dunque, gli astrofisici possono osservare la fase iniziale dell’universo e la formazione delle galassie, le strutture che lo compongono e che permettono la nostra stessa esistenza.

“Per farlo utilizzeremo osservazioni da terra, cioè telescopi, e anche satelliti, come il satellite LiteBird, che verrà lanciato nel 2029 dal Giappone”, precisa il professore.

Le Università e centri di ricerca coinvolti nel progetto Cmb-Inflate sono: il Centre National de la Recherche Scientifique Cnrs, Francia; Università degli Studi di Ferrara; Max Planck Gesellschaft Zur Forderung der Wissenschaften, Germania; Stockholms Universitet, Svezia; Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, Italia; Università degli Studi di Roma La Sapienza, Italia; Universitet I Oslo, Norvegia; Cardiff University, Uk.

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