Eventi e cultura
17 Dicembre 2021
L’artista ferrarese: “I miei lavori sono degli orfani di ciò che hanno perduto”

I ‘Volumi narranti’ di Sergio Zanni in mostra al Pac

di Redazione | 3 min

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Il Pac dedica lo spazio espositivo allo scultore ferrarese Sergio Zanni, con la mostra ‘Sergio Zanni. Volumi narranti’, inaugurata ieri, giovedì 16 dicembre, e che sarà aperta al pubblico dal 17 dicembre al 6 marzo 2022. La mostra è organizzata da Ferrara Arte e dal servizio musei d’arte del Comune di Ferrara.

Vittorio Sgarbi definisce questa mostra come il sogno di Sergio Zanni realizzato, e propone che sia visitata dalle scuole, “per mostrare agli studenti come la scuola ferrarese continua in artisti di grande fantasia. Era una scuola ferrarese con diverse qualità, molto impegno da tutti gli artisti, e con una singolare lontananza dal mondo del mercato, che per l’arte contemporanea è gioia e dannazione. Se Zanni si chiamasse Banksy o Botero avremmo qui una folla. Chi non vede la mostra di Zanni perde qualcosa”.

“Penso sia mio divertente e inevitabile dovere – afferma il presidente di Ferrara Arte – ridare onore ai grandi artisti ferraresi antichi e presenti, e guardavo sempre con cattiva sopportazione le mostre di Courbet, De Nittis, come una specie di perversione dell’oblio. Se puoi vedere il ricordo è più forte, quindi onorare gli artisti ferraresi mi è sembrato il mio compito. Abbiamo cominciato con Previati, poi Crema, e nessun maggior piacere poteva investirmi di sapere da un amico che un collezionista importante vorrebbe acquistare un dipinto di Crema, il ritratto di sua moglie. L’idea che qualcuno si innamori di un dipinto di Crema mi sembra già un buon risultato di questa volontà, che continuerà con una mostra su Arrigo Minerbi e una su Adelchi Mantovani. Potremmo non avere i risultati che si hanno portando in mostra i grandi artisti internazionali, ma perché celebrare qualcosa di già celebrato?”.

“Secondo me – prosegue Gulinelli – Sergio Zanni è l’ultimo artista, cronologicamente, dell’Officina ferrarese. C’è un linguaggio nelle opere di Zanni che continua oltre la visione, ed è un linguaggio universale che l’artista ci dona. Come amministrazione stiamo cercando di dare continuità, con l’assoluta convinzione di essere nel giusto, nell’andare ad esaltare anche i nostri artisti locali”.

Sergio Zanni ha spiegato il filo conduttore esistente tra le sue opere che, esteticamente e concettualmente, sono tra loro “legate anche se realizzate in tempi cronologicamente diversi: non in tutte c’è lo stesso livello di coscienza, ma non manca un senso di coralità estetica e concettuale, pur nella loro diversità”.

Sul significato delle opere l’autore specifica che “vogliono sottolineare che siamo in una fase di cambiamento antropologico, forzando un po’ le parole ho voluto rappresentare l’ultima spiaggia di un tempo umano che si sta dissolvendo da qualche secolo, scivolando in tempi rapidi in una fase che chiamerei ‘transumana’, che si caratterizza sempre di più con l’interrelazione dei comportamenti con la tecnologia. I miei lavori sono degli orfani di ciò che hanno perduto”.

Le sculture ‘Foto di gruppo’ alla fine della mostra saranno donate da Sergio Zanni al Comune e collocate a Palazzo Ducale.

La mostra sarà visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18 previa prenotazione al sito: https://prenotazionemusei.comune.fe.it/.

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