Economia e Lavoro
20 Novembre 2021
I quattro vincitori che si sono aggiudicati un premio da 2.000 euro ciascuno provengono dalle Università di Bari, Palermo, Padova e delle Marche

Pesca e acquacoltura sostenibili, assegnati i premi alle tesi migliori

di Redazione | 3 min

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Quattro i vincitori, provenienti da 4 diverse Università italiane, che si sono aggiudicati un premio di 2.000 euro ciascuno. “Ritengo – dice il sottosegretario di Stato al Mipaaf, Francesco Battistoni, intervenuto alla cerimonia di premiazione – sia determinante per il futuro del settore della pesca e dell’acquacoltura coinvolgere il mondo dell’Università”.

“Questo premio – continua Battistoni –  si inserisce perfettamente nell’idea di progresso che da anni si sta portando avanti in Europa e in Italia con l’obiettivo d’incentivare percorsi formativi che sappiano coniugare l’importanza dello studio alle necessità di uno sviluppo sostenibile dell’ambiente e degli ecosistemi. La pesca e l’acquacoltura sono, infatti, sempre più chiamate a fornire il proprio contributo a una alimentazione sana, sicura e accessibile a tutta la popolazione e in un mercato globalizzato coinvolgere le menti migliori, che saranno i nostri futuri professionisti, è la via da seguire per intercettare il cambiamento”.

Presenti alla cerimonia anche il presidente Legacoop Agroalimentare Cristian Maretti, la responsabile del settore pesca di Legacoop Estense Chiara Bertelli, il Commissario straordinario della Camera di Commercio di Ferrara Paolo Govoni, la Specialty Manager di Randstad Laura Onestinghel e, in collegamento, l’europarlamentare membro della Commissione Pesca Rosanna Conte. “Per il rilancio – dichiara Cristian Maretti – dell’intero settore dell’economia blu è strategico il coinvolgimento dell’Università e, con essa, delle nuove generazioni che stanno acquisendo ulteriori competenze. Sostenibilità, difesa del mare e tracciabilità di quanto arriva sulle tavole avranno nuovi input attraverso ricerca, lo sviluppo e nuove competenze, sempre più necessarie in un mondo che cambia”.

Filippo Piccardi, laureato al dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Padova, ha vinto il premio grazie a una tesi sugli effetti sulla piccola pesca lagunare delle cosiddette noci di mare. Secondo premio a Gabriele di Bona, della Scuola delle Scienze di base e applicate dell’Università degli Studi di Palermo, che ha candidato una tesi su un approccio integrato di valutazione dell’effetto delle attività di pesca sulla vulnerabilità delle specie ittiche.

Daniela Cascione, laureata al dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Bari, ha vinto con una tesi sull’interazione tra i cetacei e la pesca nel Golfo di Taranto. In conclusione, un quarto riconoscimento è stato assegnato dal Consorzio Mediterraneo, struttura di ricerca associata a Legacoop Agroalimentare, a Rossella Debernardis, che si è laureata al Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche con una tesi sul controllo metabolico e risposta allo stress nel pesce spada del Mediterraneo durante la pubertà.

“Siamo orgogliosi – conclude Chiara Bertelli – di aver ospitato a Ferrara un’iniziativa di livello nazionale dedicata a un settore, quello della pesca e dell’acquacoltura, così rilevante per l’economia del nostro territorio. Settore che, se vuole guardare a uno sviluppo sostenibile e all’innovazione di processo e prodotto, sempre più ha bisogno di consolidare i rapporti con il mondo dell’Università e della ricerca. Questo premio di laurea è un modo per avvicinare i giovani a un settore che può essere stimolante non solo in ambito scientifico e tecnico, ma anche giuridico ed economico”.

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