
Colpo d’occhio impressionante dalla foto aerea scattata dal dirigibile del Jova Beach Party 2019
Comacchio. Il Jova Beach Party a Comacchio questa volta non s’ha da fare. Stando a quanto dichiarato dagli organizzatori, la tappa del grande tour estivo di Jovanotti, che nel 2019 aveva raggiunto anche Lido Estensi, approderà a Marina di Ravenna. Tagliati fuori, dunque, i Lidi di Comacchio. Non senza polemiche, ma con grande soddisfazione delle associazioni animaliste che già due anni fa avevano avanzato critiche per l’impatto sull’ambiente che avrebbe potuto determinare il maxi concerto.
Ed è proprio l’Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali, ad esultare nell’apprendere che il Jova Beach Party non farà tappa sulla costa comacchiese nella prossima estate. “Il lido di Comacchio – commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto – è un luogo d’alto pregio ambientale, ricco di avifauna anche rara, come il fratino, un paradiso per i birdwatcher”. Dunque per l’Oipa “è una scelta di buon senso quella di non prevedere nel tour questo luogo così prezioso. L’avifauna e l’ecosistema in generale ne avrebbe risentito negativamente. E, come ha dichiarato il sindaco di Comacchio, gli organizzatori hanno ancora contenziosi irrisolti riguardanti la tournée del 2019». Fra l’altro l’Oipa ha annunciato che chiederà l’accesso agli atti a tutti gli enti coinvolti nelle singole tappe del tour per valutarne l’impatto sulla biodiversità.
Come accennato da Comparotto, il maxi concerto del 2019 ha lasciato strascichi per gli organizzatori, come dichiarato dal vice sindaco di Comacchio Maura Tomasi nel rispondere alle polemiche innescate dal gruppo di minoranza “Per Fare”, secondo il quale la mancata tappa ai Lidi del Jova Beach Party sarebbe un’occasione persa. Tomasi, che ha anche la delega agli eventi turistici, ha replicato puntando l’indice contro la passata amministrazione retta dal sindaco Marco Fabbri, reo, a suo dire, di aver creato una rottura con le associazioni ambientaliste che avevano messo in guardia sull’impatto dell’evento, soprattutto in riferimento alla nidificazione del fratino. “Cari amici – ha scritto su Facebook Maura Tomasi – non si possono leggere commenti e post che attribuiscono a noi responsabilità che non abbiamo. Marco Fabbri si faccia un esame di coscienza”.
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