Lettere al Direttore
16 Novembre 2021

La mia pensione e quella di Draghi

di Redazione | 2 min

Egregio direttore,

mi sono permesso di scriverle quasi per sfogare la mia rabbia, ma anche per provare a scuotere un po’ il torpore che avvolge il mondo del lavoro e i lavoratori, molto presi, forse troppo, dal dibattito del momento green pass si green pass no. Io voglio invece mettere il punto sul tema pensioni evidenziando e sottolineando la pesantissima e gravissima ripercussione che quest’ultima riforma del signor Draghi avrà su noi lavoratori comuni che guadagniamo in un anno quanto lui in un mese di pensione (forse).

Bene, noi non vogliamo privilegi né aiuti particolari, vorremmo solo poter andare in pensione coi criteri coi quali ci è andato lui, il potente Draghi, e badi bene non col suo assegno pensionistico (14,700 euro circa mese), ci basterebbe un assegno col quale vivere dignitosamente (ma nemmeno quello ci vuole riconoscere il salvatore della Patria). Quindi, perché io non posso andare in pensione a 59 anni di età come lui ma devo aspettare almeno i 64 anni (se va bene) o forse 67? Perché io non posso andare in pensione con 40 anni di contributi come lui? Lo sa Draghi che io a 64 anni di età avrò anche già 43 anni di contribuzione continuativa versata e invece a 67 ne avrò 46?

Cosa abbiamo fatto di male o di diverso da lui per non poter avere i suoi diritti e andare in pensione? Perché con quei limiti in pensione faremo molta fatica ad arrivare e quand’anche ci andassimo lo faremmo con assegni da fame, a differenza del “nostro salvatore”. Io credo che questa riforma si una grande presa in giro, penso e spero si debba levare una grandissima protesta per far si che ai lavoratori vengano concessi i propri diritti che sono quelli che dopo una vita di lavoro, e mi creda 40/41 anni di contributi sono una vita, possano ritirarsi e avere anche un assegno dignitoso.

E non continuiamo con la storia della sostenibilità o dei soldi che mancano perché così non è. Al limite i soldi si trovano, basterebbe che il “salvatore” iniziasse a fare un lotta all’evasione dei potenti come lui degna di questo nome e di soldi ne arriverebbero sin troppi. Chiudo qua perché mi sta montando la rabbia e mi verrebbe da scrivere cose che non si possono scrivere ma una cosa proprio non posso tenerla dentro e la voglio urlare al banchiere, al salvatore, al presidente dei potenti: lei, 59 anni e 40 (con 14,700€ mese), noi invece????? Mai, e se arriva il mai forse con 1000€ al mese.

Vergogna, vergogna, vergogna.

Dorini Favino

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