“Tutti diversi, tutti uguali” è il progetto di integrazione che la cooperativa Cidas ha ideato per creare momenti di incontro e conoscenza tra persone con caratteristiche diverse, di diversi contesti sociali, che difficilmente verrebbero a contatto tra loro, ma che insieme creano un prezioso patrimonio umano, dato dall’arricchimento reciproco. Sviluppata nell’ambito del Sistema di Accoglienza e Integrazione (Sai) del territorio ferrarese, questa attività è concepita in collaborazione con l’Associazione Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Ferrara e prevede la partecipazione di un gruppo di rifugiati assieme ad un gruppo di persone non vedenti.
Questo progetto ha coinvolto la sezione canottaggio del Cus Ferrara che ha ospitato negli impianti della darsena di San Paolo, il gruppo di rifugiati e non vedenti che si sono cimentati in una prova di voga assieme ai canottieri cussini. L’occasione ha stimolato un rapporto di mutuo sostegno tra i gruppi, che hanno saputo unire le rispettive e complementari abilità, generando, attraverso lo sport e l’attività all’aperto, un sano contesto di socializzazione.
“Un ulteriore modo per trovare un terreno comune tra i due gruppi e farli sentire prossimi e affini – ha spiegato Francesco Camisotti, responsabile del Settore Società e Diritti di Cidas – Abbiamo progettato questi momenti di condivisione per fare un passo avanti nella conoscenza del contesto nella quale guidiamo i rifugiati che accogliamo. Porli di fronte ad elementi di diversità ci aiuta tutti ad uscire da schemi preconcetti e crediamo possa supportare anche loro a ricomporre e superare la propria sensazione di estraneità in questa nuova dimensione di vita e relazioni”.
“Aggiungerei che l’occasione da parte nostra è servita non solo a far conoscere la disciplina ma soprattutto a mettere in campo il lato educativo di questo sport, ha detto Michele Savriè, responsabile della sezione canottaggio del Cus Ferrara. Infatti i ragazzi partecipando ad una seduta in barca multipla hanno potuto toccare con mano quanto sia importante fare squadra e coordinarsi individualmente per poter raggiungere un risultato di gruppo con un vero e proprio team building già dalle prime vogate. Come Cus siamo felici di partecipare a giornate come questa e spero possano avere un seguito”.
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