Codigoro
28 Ottobre 2021
L'Ausl ha attuato un piano che prevede accertamenti clinici e diagnostici mirato a a escludere che l'infezione sia entrata in altri allevamenti della provincia

Focolaio di aviaria a Codigoro. Abbattuti circa 37mila tacchini

di Redazione | 2 min

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Codigoro. A seguito del recente focolaio di influenza aviaria a bassa patogenicità sottotipo H5N1 in un allevamento di tacchini da carne di Codigoro, nell’arco di due giorni, circa 37mila volatili sono stati abbattuti secondo procedure eutanasiche validate.

Successivamente sono partite le operazioni di pulizia, di lavaggio e di disinfezione con l’obiettivo di eliminare la presenza del virus all’interno dell’allevamento e il fine di poterne garantire, nei tempi tecnici stabiliti per legge, il ripopolamento e la ripresa dell’attività.

Nel contempo, il Servizio Veterinario dell’Azienda Usl, secondo quanto disposto dal Ministero della Salute e dalla Regione, sta attuando un piano di sorveglianza straordinario mirato ad escludere che l’infezione sia entrata in altri allevamenti della provincia.

Il piano, che prevede accertamenti clinici e diagnostici, tamponi tracheali e prelievi di sangue anche negli animali selvatici, sta ora dando riscontri favorevoli.

Fermo restando che non sussiste alcun pericolo per il consumo di carni avicole, tuttavia in Europa, l’epidemia di influenza aviaria del 2020-2021, con un totale di 3.777 focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) e circa 22.900.000 di volatili colpiti in 31 Paesi, “sembra essere una delle più grandi epidemie di HPAI mai verificatesi in Europa”, avverte il Ministero.

Lo stesso Ministero, a fronte della situazione epidemiologica a livello nazionale con quattro focolai recenti causati da virus ad alta patogenicità in regione Veneto, ha ribadito l’obbligo per chiunque detenga volatili di segnalare all’Azienda Usl i casi sospetti di influenza aviaria riferibili a comparsa di sintomatologia clinica, gli aumenti della mortalità e le variazioni significative dei parametri produttivi, con particolare riferimento alla produzione di uova e al consumo giornaliero di mangime e/o di acqua.

Altre misure sanitarie adottate riguardano la sospensione dell’utilizzo come richiami vivi dei volatili appartenenti agli ordini degli Anseriformi e Caradriformi e la sospensione del rilascio di selvaggina da penna per il ripopolamento.

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