Il direttore delle attività sociosanitarie dell'Azienda ha sottolineato: "Si tratta della più frequente delle demenze che va a colpire la capacità cognitiva delle persone"
Alzheimer. Romagnoni (Ausl): “Attività fisica e socializzazione per prevenirlo”
Sarà dedicata ad Aladino Govoni, originario di Tamara di Copparo, una delle dieci nuove pietre d’inciampo che l’associazione Amuse (Amici Municipio II Roma) poserà per ricordare altrettante vittime della strage nazifascista delle Fosse Ardeatine, nell’ottantesimo anniversario dell’eccidio
La stagione dei furti è tornata a farsi sentire nelle frazioni ferraresi. Come accade ogni anno tra novembre e febbraio, i colpi nelle abitazioni aumentano con l’arrivo del buio: questa volta a farne le spese sono stati soprattutto Borgo Punta e Aguscello, ma anche Malborghetto di Boara registra nuovi episodi, o quantomeno diversi tentativi
È stato fermato dai carabinieri mentre tornava a casa in macchina ed è stato trovato in possesso di una piccola quantità di sostanza stupefacente in uno spinello
La depressione nei pazienti oncologici è molto diffusa ma ancora sottostimata, come emerso alla giornata scientifica dedicata alla psico-oncologia a Ferrara
Contrastare la violenza nelle relazioni di genere vuol dire combattere le sue radici che attraversano la cultura, la comunicazione, la società. Ma vuol dire anche costruire reti solide, che non si smaglino, fra istituzioni e professionisti che agiscono nei diversi punti del territorio ed in diverse fasi del percorso di emersione. Con questo obiettivo, le Aziende Sanitarie ferraresi propongono un evento destinato, in modo particolare, ai professionisti sanitari, avvocati e giuridici, psicologi, operatori sociali e mediatori culturali
di Davide Soattin
Deficit di memoria, disorientamento, perdita di cognizione del tempo e dello spazio sono le principali conseguenze dell’Alzheimer, “la più frequente delle demenze” come spiegato da Franco Romagnoni, il direttore delle attività socio sanitarie dell’Ausl di Ferrara.
“Parliamo di una malattia – ha sottolineato il responsabile – che è tra quelle neurodegenerative, dove vi è una progressiva perdita di neuroni, che diminuiscono la loro capacità di funzionare insieme alla capacità cognitiva della persona”.
Nonostante ciò, Romagnoni ha evidenziato come svolga un ruolo fondamentale la prevenzione, a partire dall’ “attività fisica, che riesce ad aumentare la riserva di neuroni e a proteggerli dalla morte naturale, in maniera semplice e poco costosa, prevenendo sia la demenza che il rischio di altre patologie”.
A ciò si aggiunge il controllo dell’ipertensione e dei deficit sensoriali, per cui “è fondamentale mantenere una buona capacità prestazionale, soprattutto nell’età media”, insieme ai diversi “elementi di stimolazione della memoria” che vanno dalla socializzazione all’istruzione, importante “nell’età giovanile per crearsi una riserva neuronale che possa essere un patrimonio da spendere poi nell’età più elevate”.
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