di Serena Vezzani

Sant’Agostino. Un territorio che “si è ricostruito e ricostituito dalla ferita del terremoto”: ne è il simbolo il nuovo municipio di Sant’Agostino, che ha visto il taglio del nastro ieri sera alla presenza di autorità civili, militari e religiose, sulle note della filarmonica San Carlo.

Ad aprire i lavori il sindaco di Terre del Reno Roberto Lodi che, dopo aver ringraziato tutti gli attori coinvolti nel progetto di ricostruzione, dichiara: “Si chiude un capitolo triste per tutti noi: la nuova struttura, che possiede una carica storica rilevante, ossia l’ex scuola media, ha rappresentato per tantissimi anni una casa. Oggi torna a esserlo, conservando al suo interno gli storici lampadari del municipio originale”.

A portare le sue congratulazioni anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini in una nota: “Oggi si ricuce un’altra ferita aperta dal sisma, un’altra tragedia che ha colpito ma non messo in ginocchio l’Emilia Romagna”. E “il terremoto ci rimarrà dentro” sono le parole di Paolo Calvano, assessore regionale al bilancio, “insieme al dolore, alla paura ma anche all’orgoglio di saper reagire di fronte alle tragedie: l’Emilia Romagna è un esempio per tutta l’Italia”.

Ci si lascia così alle spalle, conclude, “l’immagine storica dello squarcio del municipio”, mentre nel cratere la ricostruzione pubblica continua ad avanzare, e quella privata è praticamente completata. E anche dalla Prefettura Claudia Ricciardi, capo di gabinetto, porge i suoi ringraziamenti per “aver restituito alla comunità una sua casa”.

Dopo il taglio del nastro e la benedizione del parroco Gabriele Porcarelli, ha chiuso la serata lo spettacolo delle Fontane danzanti.