Nei giorni scorsi Andrea Rossi ha invitato Federico Soffritti, Consigliere Comunale di FDI, a leggere il post di Antonella Guarnieri, componente della Segreteria Provinciale dell’Anpi e Referente del Museo del Risorgimento e della Resistenza, in cui aveva condiviso e commentato un articolo di Giuliana Sgrena, pubblicato su Left, dal titolo “Ecco perché le tre religioni monoteiste odiano le donne”.
L’invito a leggere era accompagnato dalla valutazione critica verso la stessa Antonella Guarnieri per aver espresso giudizi nell’ambito del suo ruolo pubblico, come Referente del Museo. Si è trattato di un atto oggettivamente inquietante.
La Segreteria Provinciale dell’Anpi, nell’esprimere ad Antonella Guarnieri piena solidarietà e stima, ritiene che ogni persona, indipendentemente dai ruoli ricoperti, abbia il diritto di esprimersi, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti; libertà conquistata dopo 20 anni di dittatura fascista, in cui venivano percossi, incarcerati i dissenzienti e assassinati tanti combattenti per la libertà.
Nella pagina di Facebook si sono susseguiti interventi di solidarietà, affetto e stima verso Antonella Guarnieri a cui ha fatto seguito l’ambigua formulazione di scuse da parte di Andrea Rossi.
Colpisce che uno storico come Andrea Rossi ignori il significato di pratiche foriere di conseguenze perniciose per le persone, allorché vengano additate come colpevoli di atti che possono compromettere il mantenimento del loro incarico di lavoro. E ancora più colpisce il fatto grave di ignorare che la democrazia nello
spazio pubblico è confronto di idee anche aspro e acceso, ma non deve mai diventare oggetto di possibili atti punitivi.
Riaffermiamo il valore di Antonella Guarnieri, laureata in Storia Contemporanea, ricercatrice e storica della nostra città; si è occupata tra l’altro della storia delle campagne ferraresi tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento e numerosi sono i suoi saggi che indagano gli aspetti differenti del fascismo estense e della Repubblica Sociale Italiana. Attualmente sta approfondendo gli studi sulla Comunità Israelitica ferrarese e sulla documentazione seguita alla promulgazione delle leggi razziali; inoltre ricordiamo il suo costante impegno nel promuovere iniziative, attività didattiche rivolte alle scuole e alla società civile, collaborando con
numerosissimi ricercatori; ricordiamo altresì che Il Museo del Risorgimento e della Resistenza è un punto di riferimento importante per la città.
Antonella Guarnieri lavora presso il Museo dal 2013 e dal 2015 è Referente dello stesso Museo. Dal 2014 al 2020 ha incrementato il numero dei visitatori, praticamente raddoppiato i paganti, arrivando a superare le 10.000 presenze annuali. Nel periodo sopra indicato le iniziative del Museo hanno coinvolto sino a 13.000 persone quasi ogni anno. Al Museo, in particolare, hanno avuto accesso Associazioni di diverso indirizzo politico e culturale accolte con assoluta laicità. Particolarmente importanti sono state la presentazione di mostre temporanee e quelle nate dalla collaborazione con associazioni e privati, come occasione di informazione e formazione didattica, e rivolte ai cittadini. Ricordiamo inoltre che il Museo del Risorgimento e della Resistenza è stato chiuso e sono stati trasferiti in un magazzino tutti i cimeli (che costituivano la parte espositiva del Museo) e che nel 2020 più di 2.800 cittadini ne hanno chiesto la riapertura e che venga trovata una idonea e permanente collocazione accessibile a tutti i cittadini, alle scuole, alla società civile.
Segreteria Provinciale Anpi