“Ci siamo sentiti in dovere di incontrare la nuova dirigenza Arci Ferrara esprimendo tutta la nostra solidarietà a tutti i circoli rimasti quasi sempre chiusi da quando è esplosa la pandemia, con pochissime finestre che hanno rappresentato anche dei costi notevoli per la sanificazione. Ristori mirati al terzo settore, nulla, se non dalla Regione Emilia Romagna, perché non sono attività economiche anche se molti gestori hanno la partita Iva. I circoli a causa delle difficoltà economiche rischiano di non riaprire più, con conseguenze sia per i posti di lavoro, ma anche per i presidi sociali spesso unici in frazioni molto piccole dove a volte non c’è neanche un bar”.

Così il segretario dell’Unione Comunale del Partito Democratico, Alessandro Talmelli, al termine dell’incontro con la presidente di Arci Ferrara, Francesca Audino.

“Purtroppo a causa della pandemia sono state tante le realtà associative, ricreative e del terzo settore che hanno dovuto chiudere e limitare i propri eventi. L’Arci era tra loro. Questa mattina (ieri 17 agosto, ndr) abbiamo incontrato una delegazione dell’Arci Ferrara, presidio fondamentale per la cultura e la socialità della nostra città. Oltre a ribadire la ripartenza degli eventi grazie alle riaperture dei circoli e alla campagna vaccinale, abbiamo sottolineato l’importanza di riaprire i circoli e la necessità di valorizzare quelli nelle frazioni”, sottolinea Mascia Morsucci della segreteria dell’Unione Comunale del Partito Democratico, che aggiunge: “Prossimamente incontreremo anche le Acli di Ferrara, perché riteniamo fondamentale ripartire da questi circoli pieni di storia che svolgono un servizio preziosissimo per la collettività”.