Politica
18 Agosto 2021
Il sindaco Fabbri manifesta la disponibilità del Comune di accogliere i fuggitivi ed esorta l'Europa ad attivare corridoi umanitari. Il Pd ferrarese auspica l'attivazione dei servizi sociali per l'accoglienza

In fuga dall’Afghanistan, Ferrara pronta ad accogliere persone in difficoltà

Immagine di terroristi islamici
di Redazione | 3 min

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Immagine di terroristi islamici“Siamo pronti a fare la nostra parte. Di fronte alla catastrofe umanitaria in Afghanistan, daremo – come ente locale – la massima disponibilità per salvare vite, a partire da donne e minori”. E’ il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, a manifestare l’intenzione di tendere una mano, dicendosi pronto, come cittadino e sindaco, “a dare un contributo e a mettere in campo la massima collaborazione, nel limite delle possibilità che possiamo offrire, per sottrarre i civili esposti alla barbara azione degli estremisti islamici”.

Fabbri ricorda che “quanto sta accadendo è grave, deve interrogare l’Occidente e non ci può lasciare indifferenti”, facendo presente che “in una situazione di questo tipo – e di fronte a questa emergenza – tutti devono fare la loro parte, e mi aspetto anche e soprattutto una risposta, unitaria, dell’Europa”, ovvero “una risposta veloce, mirata, adeguata, attraverso l’attivazione di corridoi umanitari e non con un approccio caotico come, purtroppo, troppe volte visto in passato, che metterebbe unicamente a rischio la sicurezza. Non saremo disponibili a subire le scelte sbagliate o l’inerzia imposta da Bruxelles”.

Il primo cittadino fa inoltre sapere di essere “assolutamente disponibile” ad accogliere la proposta dei capigruppo di maggioranza a favore di Zarifa Ghafari, 27 anni, la sindaca più giovane dell’Afghanistan, nella provincia di Maidan Wardak, da sempre in prima linea per i diritti delle donne, che – al New York Times – ha recentemente dichiarato di essere fortemente preoccupata dall’arrivo dei talebani e in pericolo di vita. “Ferrara c’è – dice il sindaco Fabbri -. Siamo pronti a dare accoglienza e tutto il supporto per salvare Zarifa Ghafari e la sua famiglia. Il mio pensiero va, in particolar modo, a tutte le donne: mi auguro che la comunità internazionale si attivi immediatamente e che predisponga azioni concrete per la tutela e la sicurezza. L’esplosione dell’attuale situazione è il segno di errori mastodontici dell’Occidente e oggi l’Occidente ha il dovere di salvaguardare e proteggere chi si è speso in prima persona, sognando per il proprio Paese, purtroppo invano, un futuro di democrazia e di libertà”.

Fabbri non è l’unico sindaco italiano – dietro proposta di Matteo Biffoni, sindaco di Prato e delegato Anci – a dare un segnale. Diversi infatti i Comuni che hanno già manifestato la loro disponibilità ad accogliere nei loro programmi Sai (Sistema accoglienza integrazione) posti specifici per i profughi afghani, rispondendo all’appello che da più parti è giunto, compreso quello del presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Come riferisce Ornela Sejdini, vicesegretaria dell’Unione Comunale Pd di Ferrara, “tra paura e disperazione, tra caos e confusione, migliaia tentano di scappare da Kabul: sarà emergenza di rifugiati”. Inoltre “i Paesi europei stanno ritirando i propri cittadini e la Germania intende inviare centinaia di soldati per la realizzazione di un ponte aereo in aiuto dei collaboratori afgani, delle donne minacciate e dei difensori dei diritti umani”.

“Intanto – dice Nicola Oddati, del Pd – si attivino subito corridoi umanitari per mettere in salvo coloro che non vogliono essere brutalizzati dal regime talebano. Mai più missioni nel buio e finanziamenti ad assassini mascherati da militari. Basta armare, per ragioni commerciali, chi costruisce regimi autoritari, alimenta il terrorismo e non rispetta i diritti fondamentali per ogni essere umano. La lezione deve essere quella della coerenza tra le parole che pronunciamo e le cose che facciamo”. Lo stesso Pd ferrarese auspica “che anche Ferrara attivi i propri servizi sociali per non farsi cogliere impreparata all’eventuale accoglienza richiesta al nostro Comune”.

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