Economia e Lavoro
11 Agosto 2021
Grandine killer e gelate primaverili sono la punta dell'iceberg degli effetti del clima che cambia e danneggia le produzioni. Confagricoltura Ferrara: “Puntare su agroenergie e trattenimento al suolo del carbonio”

Cambiamenti climatici, allarme rosso per l’agricoltura

di Redazione | 2 min

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Il sesto report del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico dell’Onu (Ipcc) ha restituito un quadro allarmante sulla situazione della Terra, sulla irreversibilità di molti cambiamenti e sul ruolo centrale, determinante dell’uomo nel causarli e nel causarli così in fretta. Cambiamenti che già stanno incidendo pesantemente anche nella nostra economia, nell’agricoltura ad esempio, come rileva Confagricoltura Ferrara.

“L’agricoltura sta pagando un conto salatissimo alle conseguenze del cambiamento climatico, come testimoniano le straordinarie grandinate ‘killer’ che hanno flagellato molte province emiliane lo scorso 26 luglio, e le ancor peggiori gelate dello scorso mese di aprile, che hanno provocato danni alle coltivazioni frutticole del nostro Paese per un valore superiore al miliardo di lire”.

Secondo Confagricoltura “occorre assolutamente sfruttare le risorse finanziarie in arrivo dall’Europa per il Pnrr per favorire la massima diffusione delle innovazioni tecnologiche, anche al fine di scongiurare che si inneschi un processo di delocalizzazione delle produzioni agricole a scapito della sicurezza alimentare e della solidità del nostro sistema agroalimentare”.

“L’obiettivo è assolutamente chiaro – dice l’associazione -: aumentare la produzione con una minore pressione sulle risorse naturali, ed è per questo che occorre puntare con decisione sulle agroenergie e sul trattenimento al suolo del carbonio, così da poter raggiungere la neutralità climatica”.

Ma c’è bisogno anche di strumenti nuovi per affrontare “il susseguirsi degli episodi con sempre maggiore frequenza ha fatto emergere la fragilità del nostro Paese rispetto ai cambiamenti del clima”. Per questo, sostiene Confagricoltura, “è necessario rivedere la normativa dedicata, a partire dal D.Lgs 102/2004 ed il Fondo di Solidarietà Nazionale, che risulta assolutamente inadeguato a far fronte alle esigenze delle imprese agricole colpite dalle calamità naturali. A nostro avviso – conclude Confagricoltura Ferrara – occorre un approccio innovativo da parte del legislatore per permettere alle aziende di avere strumenti più efficaci sia per quello che riguarda la difesa attiva, sia per quanto concerne la materia assicurativa, con polizze innovative per la tutela del reddito aziendale e realizzando un modello efficace di protezione dal rischio climatico che ne favorisca e promuova l’accesso da parte delle aziende agricole”.

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