Parto da casa mia, zona Quacchio, per andare a trovare una parente, che mi ha chiesto un po’ di contanti e si trova in ospedale,a Cona.
Rinucio al Postamat di piazzale Palestina, vicino alla chiesa, perchè è stato chiuso l’ufficio postale (e pure il Postamat, privando i residenti di un utile servizio) e mi dirigo alla filiale di Intesa-Sanpaolo (ex Carisbo) in via Pomposa.
Sorpresa! La filiale è stata chiusa e i due bancomat interni risultano disattivati.
Mi dirigo allora allo sportello della BPER, dentro il vicino Interspar (non segnalato all’esterno) su indicazione di un’anima buona.
Per fortuna il bancomat è in funzione ma…non eroga contanti per esaurita disponibilità.
Percorro via Comacchio dove, vicino alla farmacia, c’era una filiale BPER (ex CARIFE). Chiusa la filiale e scomparso pure il bancomat.
Penso allora di effettuare il prelievo all’interno dell’ospedale: pia illusione!
Il bancomat BPER è scomparso da tempo, e quello Intesa-Sanpaolo (ex Carisbo) è inattivo per mancanza di collegamento.
Torno allora al parcheggio, rinunciando al posto faticosamente trovato, e vado a Quartesana, dove finalmente trovo uno sportello BPER funzionante e riesco, Deo gratias, ad effettuare il sospirato prelievo.
Ma è possibile, mi chiedo, che i servizi bancari e postali diminuiscano in continuazione? Io guido ed ho una macchina, ma se avessi dovuto usare l’autobus come avrei fatto ad effettuare un prelievo?
Possibile che sia così difficile trovare uno sportello bancomat, che oltre tutto serve anche per effettuare operazioni varie come i bonifici?
Ma la cosa, specie riguardo alle necessità degli anziani, interessa veramente a qualcuno?
Forze politiche, sindacati e associazioni varie non possono almeno protestare per questo impoverimento dei servizi che rende la vita sempre più complicata, al punto che spedire una raccomandata o trovare un bancomat funzionante è diventata un’impresa sempre più ardua?
Maria Zucchini