Cinque festival fotografici (di cui uno, il SIFest di Savignano sul Rubicone, nel forlivese, è il più longevo d’Italia con le sue 30 edizioni), l’unica camera ottica, antesignana della macchina fotografica, ancora funzionante d’Italia (che si trova nella Rocca di Fontanellato in provincia di Parma), la paternità di nomi internazionali della fotografia, da Franco Fontana a Paolo Roversi e l’unica Biennale di Fotografia dell’Industria e del Lavoro del mondo, quella della Fondazione MAST (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia) di Bologna.
L’Emilia Romagna vanta un ricco patrimonio legato alla fotografia, con un retaggio che si traduce nel presente in una molteplicità di espressioni, oggi a disposizione di appassionati e semplici curiosi grazie a “Emilia Romagna Photo Valley” (www.travelemiliaromagna.it/photovalley) un interessante itinerario fotografico alla scoperta dell’Emilia Romagna.
Un ricco patrimonio che ora diventa accessibile a tutti
Si tratta della prima mappatura completa di tutto quello che ruota attorno alla fotografia in Regione. Ben 190 le realtà segnalate – tra archivi fotografici, collezioni, circoli fotografici e associazioni culturali, editori, festival e manifestazioni, fototeche e biblioteche, gallerie e spazi espositivi, luoghi notevoli e fotogenici, musei, enti e fondazioni, scuole, corsi e workshop – distribuite su 60 comuni. Il tutto disponibile su una mappa interattiva che evidenzia le varie categorie con differenti colori e con possibilità di ricerca “multi chiave” (per luogo, comune, nome della realtà ricercata e destinazione turistica di appartenenza). Molte le mete, di tipo museale e tanti gli archivi fotografici che conservano storie per immagini. Altrettanto numerose le proposte da parte dei Circoli e delle Associazioni fotografiche e i corsi.
Un database in progress, che prossimamente disporrà di una versione in inglese, e che sarà costantemente aggiornato con l’aggiunta di nuovi contenuti, come mete naturalistiche e culturali, Point of Interest e Selfie Point.
In Emilia Romagna sono nati tanti grandissimi fotografi (Franco Vaccari, Franco Fontana, Cesare Leonardi, Beppe Zagaglia, Luigi Ghirri, Paolo Roversi, Guido Guidi e Nino Migliori solo per citarne alcuni) ed è stata punto di riferimento per molti giovani fotografi fin dagli anni ’50. Non è un caso che nei primi decenni dell’’800 anche William Henry Fox Talbot, che di lì a poco avrebbe inventato il disegno fotogenico basato sul processo negativo/positivo, abbia soggiornato nel modenese, in cerca di Giovanni Battista Amici, uno tra i più importanti costruttori di strumenti ottici dell’800.
Il progetto è di Paola Sammartano e Guido Bartoli
Emilia Romagna Photo Valley è stato realizzato da Paola Sammartano (giornalista contributor di testate internazionali specializzate in fotografia) e Guido Bartoli (consulente e docente in digital imaging e fotografia chimica e digitale) per “Travel Emilia Romagna”, il blog ufficiale del turismo emiliano romagnolo.
In tema di iniziative web legate alla fotografia, nel 2015 è nato Open Data Monuments il database fotografico – promosso da Regione Emilia Romagna e APT Servizi Emilia Romagna, in collaborazione con il Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) – aperto a tutti gli utenti del web che cataloga, in migliaia di immagini, il capitale naturale, storico e architettonico dell’Emilia Romagna. Il database, libero e gratuito, contiene oltre settemila immagini ad alta definizione che raccontano e documentano le bellezze artistiche e paesaggistiche dell’Emilia Romagna, disponibili gratuitamente on line.
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