Spal
25 Luglio 2021
L'avventura del presidente è ai titoli di coda: "Quando abbiamo vinto è perchè si è riusciti a creare qualcosa di speciale tra città, tifoseria e squadra"

Il dispiacere di Mattioli è tutto per il suo popolo: “Ma tiferò Spal per sempre”

di Redazione | 4 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

di Davide Soattin

A margine dell’evento di presentazione dei nuovi calendari di Serie B, dopo aver incassato gli ultimi applausi del pubblico ferrarese da presidente della Spal, Walter Mattioli ha parlato anche dei temi di stretta attualità in casa biancazzurra, tornando sul suo addio al club di via Copparo che dovrebbe essere fissato per il prossimo 9 agosto quando “alle 9 presso un notaio di Ferrara ci sarà la prima parte della vendita, a cui ne seguirà una seconda”.

“Joe Tacopina – racconta – l’ho incontrato solo una volta all’inizio a Mestre, ma mi era già stato detto che non facevo parte del progetto e che non c’era un futuro alla Spal per me. Il futuro? Di sicuro non in politica (il riferimento è alle voci di una possibile offerta da parte del sindaco Fabbri, ndr) e non ho fretta. Se qualcuno mi farà vedere un progetto non avrò nessun problema a discuterne”.

Il presidente specifica: “Non ho problemi nemmeno a tornare nelle categorie più basse. Ho visto la A, ma posso anche iniziare di nuovo da un’Eccellenza o una Serie D. L’importante è che ci sia un progetto che stimoli, poi vediamo. Valuterò con calma. Il mio desiderio è rimanere nel calcio, far crescere i ragazzi, divertirsi con loro e regalargli un sogno. Qualcosa nella mia vita devo dire che l’ho fatto. Sono stato per 33 anni presidente e ho vinto 11 campionati. Spero di restare in questo ambiente per continuare con questa politica”.

E sul mercato che stenta ancora decollare, complice anche la situazione delicata a livello societario, aggiunge: “Il periodo è particolare. Si fanno acquisti che devono essere condivisi. A maggior ragione se si prendono giocatori con ingaggi molto pesanti. Se uno vende, l’altro deve dire sì. Se uno compra l’altro deve dire sempre di sì. Probabilmente si creano un po’ di situazioni strane con l’allenatore che si aspetta dei giocatori che magari arriveranno. Sono tutti li approvati e si aspretta di chiarire gli ultimi aspetti e poi saranno annunciati”.

Mattioli però non ha intenzione di uscire di scena senza salutare il suo popolo, per cui ha annunciato la presentazione delle nuove maglie nel parco Coletta in zona Gad, il prossimo 4 agosto: “Arriveranno tanti tanti tifosi per un ultimo saluto. Non posso davvero che ringraziarli in questi anni, in cui sono stati sempre vicini. Mi dispiace uscire di scena per loro perchè si era creata una sinergia particolare”.

“Quando abbiamo vinto – ricorda – non è stato per Mattioli, i Colombarini, Semplici o i giocatori, ma perché tutti insieme siamo riusciti a creare qualcosa di speciale tra città, tifoseria e squadra. Tutti tiravano dalla stessa parte e avevano la stessa idea di fare qualcosa di speciale. Spero ci siano ancora i presupposti perché tiferò sempre Spal. Così come spero che chi arrivi abbia la stessa mentalità e ideologia di coinvolgere sempre i nostri tifosi perché la squadra ha bisogno del tifo e lo si è visto negli ultimi anni. Se c’erano i tifosi, certi traguardi li avremo raggiunti”.

Nella Spal che verrà, il dg Andrea Gazzoli sembrerebbe destinato a ricoprire un ruolo ancora più importante. Ma lui ancora non si sbilancia e guarda al presente: “Il campionato è difficile e ci prepareremo per essere pronti alle sfide che ci aspettano. Sul mercato il momento è particolare a prescindere dalla situazione della proprietà. Il mister sta però lavorando bene, ha valutato bene molti ragazzi giovani che hanno fatto buone cose nel campionato Primavera”.

“Sicuramente – annuncia – arriveranno giocatori per essere pronti. Il mercato è fatto di situazioni e imprevisti ma ci siamo. Io ora penso a fare bene il mio lavoro come ho fatto fino a oggi. Continuiamo giorno per giorno a impegnarci per il bene della Spal come abbiamo sempre fatto in questi anni. Siamo nel periodo di mezzo tra il preliminare e un passaggio di proprietà, ma assicuro che il tutto è stato pensato da chi lascia e da chi subentra per il bene della società, consapevoli che la città e i suoi tifosi hanno bisogno di passione e attaccamento”.

Sulla nuova Spal a stelle e strisce è intervenuto anche il sindaco Alan Fabbri: “Non ho ancora avuto modo di conoscere i nuovi proprietari. Sono salito un giorno in ritiro a salutare squadra e mister e c’è attesa per il cambio di gestione. Credo che la famiglia Colombarini non agisca a caso però e che siano persone responsabili. Così penso che abbiano fatto ciò per dare un valore aggiunto alla Spal”.

“Aspettiamo Joe Tacopina – ha concluso il primo cittadino -, lo accoglieremo e insieme a lui collaboreremo. L’importante è che si sappia che chi compra una squadra in Italia non acquisisce solo la parte sportiva, ma anche il territorio, l’identità e la tradizione. Chi si avvicina al calcio nella nostra città e nella nostra provincia sposando questi principi e valori penso che avrà molto da parte del territorio”.

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