Colpaccio dell’Eurowash Futsal che elimina nel tabellone A i campioni in carica dell’Angolo Tabaccheria. Lo fa giocando una partita accorta e giudiziosa, lasciando il pallino del gioco in mano agli avversari, stando chiusa, arroccata nei propri 10 metri difensivi e tentando di sfruttare tutte le possibili occasioni di ripartenza. Dopo 10 minuti di totale assedio dell’Angolo Tabaccheria, alla prima vera sortita nella metà campo offensiva, arriva la combinazione Armanino-Tugnoli per l’appoggio che vale l’1-0. Allo stesso modo, in chiusura di frazione, è Berto a ribadire in rete una prima respinta del portiere Ghesini, mandando l’Eurowash all’intervallo avanti 2-0.
Nella ripresa è Ferrari a centrare il 3-0 su calcio di punizione, per l’Angolo Tabaccheria non è serata, Ramari, portiere impenetrabile, respinge ben 3 tiri liberi; arrivano il 4-0 ancora di Tugnoli e il 5-0 di Ferrari questa volta su tiro libero; per l’Angolo Tabaccheria a referto solo il gol della bandiera di Inglesetti
che chiude il match sul 5-1.
Sarà l’Economy a sfidare nella finalissima l’Eurowash. La squadra di capitan Forti sconfigge con relativa facilità un rimaneggiato Francolino: 4-1 all’intervallo e 8-3 a fine gara. Jacopo Dolcetti e Fornaio portano subito l’Economy sul 2-0; Matteo Serafini accorcia le distanze, ma prima dell’intervallo arriva la doppietta di Gamberini che mette una seria ipoteca sul destino della gara.
Nella ripresa la doppietta di Calzolari spegne ogni velleità di rimonta del Francolino, a referto finiscono ancora Serafini e Schiavina per il Francolino e Pavan e ancora Dolcetti per l’Economy per l’8-3 finale.
Nel tabellone B la prima semifinalista è l’Hotel Lucrezia Borgia che deve inseguire per tutta la prima frazione l’Union: avanti 2-0 grazie a Mazzoni e Franchini e 3-1 con Tobia Ansaloni. L’Hotel Lucrezia Borgia raggiunge la parità sul 3-3 prima dell’intervallo con le reti di Konika e la doppietta di Augentaler; lo stesso Augentaler firma anche il primo vantaggio dell’Hotel Lucrezia Borgia a inizio ripresa. L’Union ribatte con Saverio Ansaloni, ma arriva lo strappo decisivo dell’Hotel Lucrezia Borgia in virtù dei sigilli di Sabir e di Alushi, doppietta per lui; l’Union riduce lo svantaggio solo con la conclusione da fuori di Smith allo scadere, finisce 7-5.
La seconda finalista sarà il Ristorante Garden che ha sconfitto al termine di una battaglia sportiva il Ristorante Pizzeria Giò: parte forte il Giò che stringe d’assedio la porta del Garden nei primi 10 minuti, senza trovare la via della rete. Il Garden reagisce e fallisce clamorosamente due gol che sembravano già fatti con appoggi sul secondo palo da pochi metri. Sventato il pericolo, il Giò passa a condurre con una caparbia azione di Armanino che vince un paio di contrasti sulla fascia destra, si accentra e di
sinistro, seppure in caduta, riesce a far passare la palla sotto le gambe dell’incolpevole Marzocchi. La prima frazione si chiude sull’1-0 Pizzeria Giò.
Nella ripresa il Garden rimette subito in parità la contesa su schema da punizione che Lenzi è abile a trasformare nell’1-1. Tutto da rifare per il Giò che infatti si riporta avanti con un’azione manovrata sull’asse Placido-Parisi con quest’ultimo bravo a scoccare un sinistro ad incrociare che spegne la sua corsa nell’angolino basso alla sinistra di Marzocchi. Tocca al Garden battere un colpo e la risposta arriva immediata, Lenzi si divincola in area e si libera dell’avversario diretto che lo sgambetta, rigore: Baldo calcia centrale, Cenacchi para ma non riesce a trattenere e il 2-2 è servito.
Nell’area opposta azione identica, questa volta è Venturoli che fa fuori il suo marcatore e viene messo giù, rigore sacrosanto: si presenta sul dischetto Armanino, il quale tira forte, basso e angolato, ma Marzocchi, azionando le sue lunghe leve, pur spiazzato con il corpo, respinge con il piede sinistro, parata mostruosa. Le occasioni non si contano da una parte e dall’altra e l’equilibrio è rotto da un’azione personale di Benini che si insinua centralmente nella difesa del Giò e a tu per tu con Cenacchi lo fredda con un sinistro all’angolino, potente e preciso, imparabile.
Vaccari, ben servito ancora da Benini coglie il palo e fa lo stesso Venturoli a 1 minuto dalla sirena. Il rigore parato miracolosamente e il palo ad 1 minuto dal termine sono il segnale che il Ristorante Pizzeria Giò deve lasciare strada al Ristorante Garden, che si impone 3-2 e raggiunge in finale l’Hotel Lucrezia Borgia.
Nel Tabellone C parte forte il Divino 3.0 che al minuto 7 è già sul 2-0 grazie alla doppietta di Lupini: l’1-0 con un’azione classica da calcio a 5, Moraru si allarga e mette magistralmente al centro dove Lupini insacca nell’angolino basso; il 2-0 con un potente tiro da fuori che, complice una leggera deviazione trafigge La Torre. La Baracca di Guendalo, però, non si scompone, è costretta
dalla forza degli avversari a difendere più che attaccare, ma trova la rete dell’1 a 2 su schema da punizione: De Marchi finge il tiro, ma decide all’ultimo di servire Conti che nel frattempo si fa trovare libero e pronto all’appuntamento con il gol. Si va all’intervallo su questo punteggio.
Nella ripresa una caparbia azione di De Nigris che tira dai 12 metri ed è lesto a ribadire in porta la respinta di Marzocchi frutta il 2-2 alla Baracca di Guendalo. Neanche il tempo di riprendere le posizioni che Nutini scarica la sua rabbia verso la porta di La Torre e anche in questa occasione decisivo è un tocco della difesa che fa impennare il pallone mettendo fuori causa l’estremo difensore della Baracca di Guendalo.
Il Divino 3.0 ha numerose occasione per chiudere la contesa, ma La Torre vince il duello personale con Moraru, non permettendo al bomber del Divino di entrare nel tabellino. E così De Marchi, con la progressione che lo ha reso famoso, si porta la palla sul sinistro e di giustezza infila la palla nell’angolino basso alla sinistra del portiere. I tempi regolamentari si chiudono sul 3-3. Si va ai calci di rigore e la storia non si ripete, dopo la vittoria contro l’Agriturismo Cà Laura nei quarti di finale, la Baracca di Guendalo questa volta si scontra contro la fisicità e il coraggio di Marzocchi che respinge 3 dei 4 tiri dal dischetto, uno anche con la faccia:
per la Baracca di Guendalo segna solo De Marchi, mentre Crepaldi, D’Alessandro e Conti vengono respinti al mittente; per il Divino 3.0 bastano le trasformazioni di Lupini, Nutini e Toselli per ottenere il 6-4 e il pass per la finale.
Il Villa Fulvia raggiunge in finale il Divino 3.0. Sconfitta in semifinale la Termogas calcio a 5 ancora priva di Braghini e Voltani causa infortunio. Gara equilibratissima e decisa solo nel finale: nel primo tempo a Conti, Maresca e Vendemiati per il Villa Fulvia, rispondono Bartolini e Pirani, 3-2 all’intervallo. Nella ripresa il Villa Fulvia allunga ancora con Maresca, ma la Termogas prima realizza il 3-4 con Valentino Ziosi, poi a 5′ dal termine impatta la contesa con Ferrari, magistralmente servito da Pirani autore di una irresistibile incursione sulla sinistra. Ancora Maresca, però, metto il sigillo di qualità, conquista una punizione dalla quale scaturisce il 5-4 di Masiero e subito dopo semina il panico sulla destra e serve l’assist ancora a Masiero per il gol che chiude il match sul 6-4.
La finale del tabellone D sarà tra Asini Bradi e Difronte. Per gli Asini Bradi apre le danze Tumidei che si inserisce da dietro e si fa trovare pronto per la deviazione sotto porta, gli risponde Pesci per il Lucaffè che con un inusuale sinistro, non il suo piede forte, coglie il sette alla destra del portiere Manini. Sul finire di primo tempo è Sabir a riportare avanti gli Asini Bradi. Nella seconda frazione il Lucaffè riagguanta gli avversari con un siluro di Stankovic da 12 metri che va a concludere la sua corsa nell’angolino basso.
Gli Asini Bradi, però, seppure con ritmi bassi, mantengono il controllo della palla e della gara, riportandosi avanti con Ziosi e trovando ancora con Sabir il gol della sicurezza, finisce 4-2, le speranze del Lucaffè si infrangono su un palo interno colto da Carnicella.
Nell’altra semifinale grandi prestazioni dei due portieri: Ramari del Difronte e Gruppioni del Jalaba. Nei primi 10 minuti il Difronte produce 5-6 occasioni, ma Gruppioni pare insuperabile, solo 2 eurogol di Nutini, destro nel sette e rasoiata imprendibile nell’angolino basso, lo mettono ko. Tcheuna accorcia le distanze per il Jalaba presentatosi a tu per tu con Ramari, ma ancora Nutini inventa il 3-1, si va al riposo sul 2-3 grazie al destro a giro di Abbas. Nel secondo tempo Nutini e Tcheuna prima sbagliano due facili appoggi a 1 metro dalla porta, poi segnano rispettivamente il 4-2 e il 3-4.
Da questo momento il Jalaba esercita il suo maggiore sforzo, ma sbatte contro il muro eretto da Ramari e in contropiede si materializza la rete che spezza l’equilibrio è quella di Finessi che completa un bel triangolo con Pareschi e firma il 5-3; poi arrivano una di seguito all’altra le reti di Pareschi e ancora 2 di Nutini, alla fine sono 6 i gol per lui. Tcheuna, con un rabbioso slalom sulla sinistra fa fuori tutto il Difronte e serve a Diab la palla del facile 4-8 che sarà il punteggio finale.
Nel Tabellone E primo tempo super del Panificio Porta Romana che si porta avanti 2-0 con Morina e Orsi e va al riposo sul 5-1 grazie a Casini e alla doppietta di Vacchi. Il Gate – Spray Team dopo l’unico gol del primo tempo a firma Mastrogiovanni, aggiunge il 2-5 di Bentivoglio in apertura di frazione. Uno sfortunato autogol di Gallerani restituisce 4 gol di vantaggio al Panificio Porta
Romana; Mastrogiovanni accorcia ancora le distanze, ma Manzini sembra chiuderla firmando il 7-3.
In realtà, infatti, il Panificio Porta Romana smette di giocare, dando modo al Gate di recuperare fino al 6-7, con la doppietta di Bocchi e il gol ancora di Mastrogiovanni, e solo due prodigiosi interventi del portiere Fiore, eletto migliore in campo, permettono al Panificio Porta Romana di non vanificare quanto di buono fatto nei primi 40 minuti.