Scritta sull’autobus: “Magrebini ai forni”
“Magrebini ai forni”. È la scritta comparsa questa mattina su un autobus della Linea 11. Se n'è accorta una signora anziana che ha inviato la segnalazione all'attivista del Pd Diego Marescotti
“Magrebini ai forni”. È la scritta comparsa questa mattina su un autobus della Linea 11. Se n'è accorta una signora anziana che ha inviato la segnalazione all'attivista del Pd Diego Marescotti
Il 10 novembre si costituisce Confcooperative Romagna-Estense. L’assemblea di fusione tra Confcooperative Romagna, 523 aderenti, e Confcooperative Ferrara con 89 cooperative, darà vita a una delle unioni territoriali più grandi d’Italia, sia per numero di cooperative che per estensione territoriale e comprenderà 4 province: Ferrara, Forlì̀-Cesena, Ravenna e Rimini
Dalle attività di repressione e controllo del territorio alle misure propositive come lo Sportello lavoro, il Job day e il progetto Agribus che i sindacati hanno stimato aver sottratto in 3 mesi 90mila euro agli intermediari illegali nello sfruttamento del lavoro agricolo. Sono queste alcune delle tematiche affrontate durante la riunione del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica che si è tenuto nel Comune di Portomaggiore il 5 novembre
Dopo la denuncia di una madre, che era riuscita a raccogliere con non poca fatica le confidenze della figlia, la Procura di Ferrara ha aperto un'inchiesta a carico di un uomo ferrarese di 58 anni, oggi indagato per violenza sessuale aggravata nei confronti di una bambina di 11 anni
Avrebbe costretto due minorenni a spalleggiarlo in alcune rapine per saldare un debito di droga. È questa l'accusa formulata dalla Procura di Ferrara nei confronti di un 22enne italiano, per cui è stato richiesto il rinvio a giudizio per estorsione ai danni di due giovani e spaccio di sostanze stupefacenti
di Davide Soattin
Gallo. Datemi un’idea e vi solleverò il mondo. Il successo di una cooperativa ferrarese nasce così. Da una felice intuizione che è diventata un brevetto e, grazie alla sua commercializzazione, ha fatto conoscere Cpr System, cooperativa di Gallo aderente a Legacoop, in tutto il mondo.
Ma l’idea da sola, anche senza fare il verso ad Archimede, vista la tenace concorrenza delle multinazionali, non basta.
È Monica Artosi, direttore generale di Cpr System, a spiegare gli ingredienti che hanno portato ai numeri espressi dall’ultimo bilancio, quello del 2020.
Dopo l’exploit di un 2019 tutto da ricordare, infatti, la cooperativa ferrarese leader a livello italiano nel settore degli imballaggi in plastica ha chiuso il 2020 superando il tetto dei 60 milioni di euro di fatturato e aumentando la base sociale con 1.047 soci per un patrimonio netto di 37,48 milioni di euro.
“Sicuramente – spiega – stiamo attraversando un periodo di sviluppo. Nel 2020 c’è stata questa cosa epocale del Covid e purtroppo ci sono settori che hanno subito conseguenze terribili. La gente non poteva far altro che andare a fare la spesa e, lavorando direttamente con i supermercati, abbiamo quindi visto l’aumento dei consumi per il nostro settore, che ci hanno portato a questi risultati. Nel medio periodo il trend è in crescita, tant’è che abbiamo superato i 160 milioni di movimenti di cassette che una decina di anni fa non era nemmeno immaginabile e per questo siamo molto contenti”.
Le sfide però non finiscono qui, con il futuro che bussa alla porta e una rivoluzione pronta a partire a breve: “Siamo abituati tutti a vedere le cassette verdi, ma le stiamo cambiando. Da un paio d’anni stiamo studiando questo passo molto importante, prima con il Politecnico di Milano per il design e poi ingegnerizzando. Ad aprile è partito un test con un distributore che opera nell’area della Lombardia e, appena avremo i risultati positivi, ci sarà un programma biennale che vedrà la sostituzione completa del parco verde con le nuove cassette che avranno un colore diverso”.
E non è finita qui, rivela Artosi: “Siamo ancora in fase di studio, ma il prossimo passo sarà stampare pallet in plastica che vengono realizzati tramite materiale di riciclo, grazie a una catena di produzione che parte dai contatti con le cartiere. Queste infatti, dalla lavorazione del tetrapak, riescono a ottenere delle fibre di plastica che poi possiamo lavorare invece che mandare nei centri per lo smaltimento, facendole diventare materiale per costruire pallet in plastica. Se tutto andrà come deve andare, le prime tipologie le avremo nel 2022”.
Alla base, quindi, l’idea di riciclare ma soprattutto di non buttare via niente, che è anche la filosofia di Cpr System: “L’obiettivo è il riutilizzo, il non creare rifiuto. Ci sono però anche i nostri competitor che fanno la stessa cosa. La nostra differenza – quella che permette all’idea iniziale di spopolare nel mondo – sta nell’essere una filiera che raccoglie intorno al proprio tavolo operativo le idee e le opinioni sia dei produttori che dei distributori”.
“Questo è il vero vantaggio – spiega in conclusione Artosi – perché permette di avere un tema logistico comune a tutta la catena, raccogliendo le problematiche e trovando poi una soluzione che possa essere un compromesso per tutti”.
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