Il botta e risposta tra Paola Peruffo, in quota F.I. e Presidente della Commissione Pari Opportunità nell’Amministrazione comunale di Ferrara e Ansalda Siroli, in quota P.D. e dirigente-funzionaria dell’U.D.I. provinciale ferrarese, mi sa di ammuffito.
Nessun gruppo o associazione di donne, né di destra né di sinistra, ha indetto manifestazioni pubbliche di indignazione contro l’orrenda barbarie familiare sulla giovane Saman. Nessuna di esse ha fatto nulla nemmeno nel 2016 per le gravi violenze contro le donne di Colonia, libere e civili, commesse da giovani uomini organizzati, soprattutto arabi.
Anche alcuni nostri uomini uccidono la donna che ritengono oggetto di loro proprietà quando essa rompe la convivenza o la promessa, ma costoro sono assassini individuali, puniti dalla Legge del nostro Stato dopo un regolare processo.
Il nocciolo del problema con i nuovi abitanti in Italia di cultura molto diversa dalla nostra è quello della loro integrazione sulla quale molti politici (maschi e femmine) e molte persone comuni pronunciano solo parole vuote. Per essere integrati bisogna saper parlare e leggere nella nostra lingua nonché accettare in toto i principi della nostra Costituzione, basata sull’uguaglianza di uomini e di donne e sulla laicità dello Stato.
Tuttavia, tornando allo scambio Paruffi-Siroli, faccio mia la dichiarazione della consigliera comunale pidiessina di Reggio Emilia, Marwa Mahmoud: “Il PD prenda posizione sul caso Saman. La destra strumentalizza? Temo di più il sillenzio della sinistra”.
Bruna Bignozzi