Politica
11 Giugno 2021
Zappaterra (capogruppo dem): “Regole vessatorie dall’UE per le imprese ittiche dell’Adriatico, noi stiamo con i pescatori”

I consiglieri regionali Pd aderiscono alla mobilitazione “Salviamo la pesca italiana”

di Redazione | 2 min

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Domani, sabato 12 giugno, su iniziativa dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, il mondo della pesca protesterà all’insegna del motto “Salviamo la Pesca”.

Le consigliere e i consiglieri regionali del Partito Democratico in Emilia-Romagna supportano la mobilitazione, nata da recenti disposizioni europee e nazionali.

“Chiediamo all’Europa e al Governo regole più eque e giuste per le imprese attive nel settore della pesca – dichiara la presidente Marcella Zappaterra a nome del Gruppo Pd – che rappresenta una delle voci più importanti nell’economia emiliano-romagnola, soprattutto lungo la costa. Con documenti specifici, di volta in volta, ci siamo rivolti nelle sedi competenti per accendere i riflettori sulle difficoltà del settore che, a causa di regole – soprattutto derivate da decisioni in ambito UE – che non tengono conto delle peculiarità specifiche della pesca nel Mediterraneo e nel Medio e Alto Adriatico, causando forti squilibri tra le aziende attive nei nostri mari e quelle di altre zone con condizioni ittiche e ambientali estremamente diverse”.

L’ultima macro-questione è quella delle giornate di fermo pesca che si vogliono imporre indistintamente dai mari più a nord fino al Mediterraneo. “Addirittura – prosegue la capogruppo -, la proposta del Commissario europeo lituano Sinkevičius è di portarle al 40%. Un limite vessatorio e inutile per le condizioni del nostro mare e che rischia di mettere in ginocchio otto imprese locali su dieci”.

“Dal nostro punto di vista – aggiunge la dem -, non mancano le proposte che possano garantire il giusto equilibrio tra la sostenibilità delle risorse marine e la tenuta economica degli operatori, purché si muova da un’attenta valutazione delle capacità delle flotte e degli esiti puntuali prodotti dalle giornate di fermo”.

Regole omogenee dai Mari del Nord al Mediterraneo e dall’Oceano Atlantico al Baltico “non sono una soluzione equa e giusta. La Regione Emilia-Romagna e il Partito Democratico ne sono ben consapevoli. Per questo difendiamo le nostre eccellenze e i tantissimi lavoratori del settore, avendo ben chiari gli obiettivi del benessere e degli equilibri del mare e delle risorse ittiche”.

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