Visto che si sta forse decidendo il destino della caserma “Pozzuolo del Friuli” di via Cisterna del Follo, mi rivolgo all’assessore Gulinelli perchè non sia distrutto il mosaico interno dedicato a Santa Barbara – se ancora esiste –  di cui parlò una volta il critico d’arte Lucio Scardino.

Così come spero che vengano salvaguardate le nicchie sul muro di cinta, dedicate a San Giorgio e a Santa Barbara (patrona degli artiglieri oltre che dei marinai e del vigili del fuoco).

Tali nicchie stavano cadendo in rovina, ma il provvidenziale intervento del Comandante Giorgio Zanardi (allora presidente del Nastro Azzurro) ne assicurò la conservazione.

Soprattutto vorrei che, all’interno o all’esterno del nuovo edificio, fosse murata una lapide o una targa (come non è stato fatto – ma siamo ancora in tempo – per la caserma di via Palestro) che ricordasse i vari reparti che si sono succeduti all’interno di quelle mura.

Ricordare, nell’edificio che verrà, i reggimenti e i gruppi che si sono succeduti in quegli spazi, significa anche ricordare i giovani che hanno conosciuto Ferrara adempiendo a un dovere costituzionale. Giovani che, ogni tanto, tornano nella nostra città e vanno a dare un’occhiata a quella che fu, per molti mesi, la loro casa.

Non sarebbe male, infine, spiegare anche brevemente, nella targa che auspico  perchè la caserma fu denominata “Pozzuolo del Friuli” – con l’accento sulla “u” , dal toponimo latino Forum Iulii – per evitare che un altro pezzo della memoria cittadina sia coperto dalla polvere dell’oblio.

Andrea Guerzoni