Provincia
8 Ottobre 2010
Da quest'anno aperta la collaborazione con le strutture di Ferrara e Copparo

Teatro di Occhiobello, una stagione per ribellarsi ai tagli

di Redazione | 3 min

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Occhiobello. Un uomo incappucciato, spalle al muro, pronto a subire una violenza. Non è certo subliminale il messaggio visivo del cartellone 2010-2011 del teatro di Occhiobello, confermato anche dalle parole del direttore artistico Marco Sgarbi, che in conferenza stampa ha spiegato la scelta: “Credo che ciò che sta accadendo al mondo culturale in Italia, anche se Occhiobello sembra, ancora per quest’anno, un’isola felice, sottintenda una notevole violenza. Non è solo violenta la decurtazione dei fondi allo spettacolo, è un atto di profonda violenza tentare di far sì che la gente non senta più fame di cultura, come altrettanto violenta è l’indifferenza che in molti provano di fronte alla situazione culturale attuale”. 
Per questo il teatro è al muro, come tutte le altre discipline artistiche, in attesa di assistere ad una pubblica esecuzione, “il pubblico mangia popcorn e beve bibite come al cinema, senza riuscire a distinguere finzione e verità – ha continuato Sgarbi -, non è solo e banalmente una questione politica quindi, ma sociale, civile che ha l’illusione e la speranza di spingere a porsi anche solo un domanda ‘perché un manifesto così?’ affinché l’interrogazione possa ricondurci alla consapevolezza del nostro tempo e del vivere”.

I nomi del cartellone richiamano, senza dubbio, alla consapevolezza che l’intera stagione è fatta per pensare, per lasciare qualcosa dentro perché il teatro non è divertimento mordi e fuggi, nasce ed è rimasto nei secoli come possesso perenne per l’uomo. E perché il pubblico possa avere ancora più possibilità di scelta, da quest’anno, sarà offerta una scorribanda che porta a spasso fra tre teatri (Occhiobello, Comunale di Ferrara e De Micheli di Copparo) che suggeriscono le tappe di un viaggio culturale. È la rete dei teatri: non solo una riduzione sui biglietti per spettatori e abbonati in possesso di un coupon, ma soprattutto un percorso consigliato fra sei spettacoli, due per ciascun teatro della rete. A confermare la validità di tale offerta, erano presenti in conferenza stampa Marino Pedroni direttore della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e Sergio Guglielmini, responsabile organizzazione teatro comunale De Micheli di Copparo.

Il sindaco Daniele Chiarioni e l’assessore alla Cultura Laura Andreotti hanno entrambi sottolineato che le spese per il teatro e la cultura sono da considerare investimenti ineludibili da affrontare anche con il supporto dei privati.

Il cartellone
11 novembre (fuori abbonamento) e 12 novembre Paolo Cevoli, La penultima Cena; 26 novembre Fausto Russo Alesi, 20 Novembre; 10 dicembre compagnia Sereni-Serli, Moana porno revolution; 17 dicembre compagnia Nuzzo-Di Biase, Fingimi amore; 14 gennaio Linutile del teatro; 28 gennaio Maria Paiato, L’Erodiade; 11 febbraio Carrozzeria Orfeo, Nuvole Barocche; 25 febbraio Maurizio Camilli, Col sole in fronte; 4 marzo Teatro Sotterraneo, Post it; 18 marzo compagnia Ankamò, La strana notte di Alice; 1 aprile teatro comunale Occhiobello- teatro dei Venti, Senza titolo.

Un momento della conferenza di presentazione: da sinistra Marino Pedroni, Marco Sgarbi, Laura Andreotti, Daniele Chiarioni, Sergio Guglielmini

La prevendita abbonamenti sarà il 30 ottobre in teatro dalle 15 alle 18 e solo per i residenti del Comune di Occhiobello anche dalle 10 alle 13, platea 80 euro, ridotto 75 euro; prevendita biglietti dal 6 novembre in teatro dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, platea e galleria 12 euro, ridotto 10 euro. I biglietti si possono acquistare in teatro nei giorni di programmazione dalle 20 alle 21, Urp dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14, il mercoledì dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 18, il sabato dalle 8 alle 13; biglietteria on line www.ticketland200.com/occhiobello; info: associazione Arkadis 349/8464714 teatro@arkadis.it, www.arkadis.it, www.teatrocomunaleocchiobello.it

Il manifesto del cartellone è stato realizzato grazie alla collaborazione con il fotografo Mustafa Sabbagh (Amman, Giordania) formatosi a Londra come assistente di Richard Avedon, da dodici anni residente a Ferrara, e alla collaborazione con Alexandre Bourdeaud’Hui, studio grafico Mamoka.

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