Era scontato dopo gli annunci, adesso è realtà: il nuovo regolamento per l’assegnazione delle case popolari – realizzato dalla Giunta di Alan Fabbri – e la relativa graduatoria sono finiti sulla scrivania di un giudice che ne dovrà valutare la legittimità.
A proporre il ricorso sono due persone escluse dalla graduatoria insieme all’Associazione degli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) che chiedono al tribunale di Ferrara di “accertare e dichiarare il carattere discriminatorio della condotta tenuta dall’Amministrazione comunale di Ferrara”, secondo quanto si evince dalla delibera con la quale la Giunta estense ha dato mandato a un avvocato per resistere in giudizio.
I ricorrenti contestano in particolare il criterio della “residenzialità storica”, fiore all’occhiello della politica di Fabbri, nonché i modi di documentare il requisito della “impossidenza alloggi nel paese di provenienza”.
Il Comune, in base a una nota del direttore generale Sandro Mazzatorta – ha deciso di affidarsi all’avvocato Ludovico Mazzarolli del Foro di Padova, che per la sua difesa ha preventivato una parcella di poco più di 11mila euro.
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