Cosa hanno prodotto 11 giorni di bombardamento israeliano contro i palestinesi a Gaza?
Dopo 11 giorni di bombardamenti ininterrotti su Gaza, giovedì 20 maggio Israele ha dichiarato il cessate il fuoco unilaterale; senza dubbio è un successo politico per i palestinesi. Ma cosa è davvero successo in questi 11 giorni? Mentre il mondo intero si divideva tra sostenitori di Israele e sostenitori della causa palestinese il bombardamento israeliano produceva massacri, crimini contro l’umanità, distruzioni e annientamento di persone e di patrimoni. Sono stati colpiti palazzi di abitazioni civili, commerciali, istituti governativi e terreni agricoli.
Da fonti ufficiali palestinesi riportiamo i risultati di questi bombardamenti.
Le vittime palestinesi sono state 232, tra cui 65 bambini, 39 donne e 17 anziani; i feriti più di 1900, di cui 90 gravi, 560 bambini, 380 donne e 91 anziani.
Israele ha bombardato via terra, mare e cielo colpendo senza distinzione tra militari e civili. 21 famiglie sono state colpite all’interno delle loro case e altre 10 famiglie sono state uccise, oltre alle 1447 unità abitative distrutte completamente e 13000 danneggiate dai bombardamenti.
L’informazione ha pagato un prezzo altissimo: 33 centri sono stati distrutti e sono stati arrecati grossi danni a vari uffici destinati a finalità di carattere sociale.
Sempre fonti palestinesi segnalano che i bombardamenti hanno colpito 75 sedi amministrative e 68 strutture tra scuole e ambulatori sanitari e 490 aziende agricole con il loro bestiame.
Sono state colpite e distrutte vie di comunicazione, strade e le reti idriche e fognarie.
I bombardamenti non hanno risparmiato i luoghi di culto: 3 moschee rase al suolo, oltre 40 colpite gravemente oltre ad una chiesa cristiana.
300 strutture commerciali, economiche e industriali, 7 fabbriche eliminate completamente, distrutte 60 strutture turistiche. Sono stati danneggiati 31 generatori elettrici, 16 reti di comunicazione internet.
C’è poi il grosso problema degli sfollati: secondo l’Unrwa il loro numerò è di 75000 di cui 28700 sono stati ospitati nelle scuole dell’Unrwa E altre hanno trovato una sistemazione presso parenti e amici.
Questo ennesimo scontro dimostra che la pace nel Medioriente è ancora lontana e che non potrà mai concretizzarsi senza prima riconoscere il diritto dei palestinesi ad un loro Stato autonomo ed indipendente con Gerusalemme sua capitale.
La Sinistra per Ferrara