Bidres Azor con il suo cane

“Guarda un negro con il cane”. È la frase che si è sentito rivolgere Bidres Azor, 33enne ferrarese originario di Haiti, mentre stava passeggiando in via Mazzini a Ferrara con il suo amico a quattro zampe.

È lo stesso Azor a denunciare l’episodio su Facebook, raccontando di essersi anche fermato per chiedere all’anziano che gli aveva rivolto l’insulto razzista, “inizialmente con educazione e rispetto vista l’età, se era rispettoso dire una cosa del genere”.

Nonostante ci fosse “un sacco di gente a vedere tutta la scena” il tentativo di dialogo è fallito. Mentre il 33enne cercava “di parlare con questo individuo dicendogli che l’ignoranza è incurabile ed è una brutta malattia”, la sua risposta è stata: “tu sei ospite qui nel mio paese, paghi le tasse?”.

“Mi sta venendo sempre di più il vomito di fronte a certe cose che io non tollero – riflette Azor -, e più vado avanti e più mi domando se questo è il paese dove voglio far crescere in futuro mio figlio! Ho lo schifo addosso! Sono esausto di vivere in mezzo a della gente di m****! Ringrazio dio per avermi fatto nero e ne vado fiero. E mi fa schifo vedere e sentire certe cose solo perché uno è diverso. Oggi mi sento davvero male!”.

Il post ha comprensibilmente fatto il giro dei social e il sindaco Alan Fabbri ha voluto incontrarlo, accogliendolo nel suo ufficio in Municipio e manifestandogli “piena solidarietà a nome della città”. “Quanto accaduto è ignobile, ti sono vicino – ha detto il primo cittadino al giovane -. Condanno fermamente le parole che ti sono state rivolte, è intollerabile che si vomiti odio in questa maniera, sono allibito, sono cose che non devono accadere. Condanno e condannerò sempre ogni forma di razzismo”.

Azor ha detto di aver “apprezzato molto il gesto” del sindaco Fabbri e lo ha ringraziato “per l’attenzione e la sensibilità dimostrate”.

“Ringrazio Bidres per aver portato alla luce la spiacevole vicenda di cui è stato, suo malgrado, protagonista – ha detto Fabbri -. Il suo atteggiamento è stato esemplare ed è la miglior risposta all’ignoranza, all’odio e all’arroganza. Ferrara condanna il razzismo, certe parole, gesti e azioni non appartengono e mai apparterranno al grande nome della nostra città”.