Politica
18 Maggio 2021
Il sindaco di Ferrara conferma il suo plauso allo shitstorming di Michele Lecci

Per Alan Fabbri è giusto agire senza decoro né dignità

di Redazione | 2 min

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“Sì, sì”. È la laconica risposta del sindaco Alan Fabbri al question time di Ilaria Baraldi in consiglio comunale.

La consigliera del Pd chiedeva al sindaco di pronunciarsi in merito all’azione di shitstorming del suo attuale portavoce, Michele Lecci, effettuata in campagna elettorale e successivamente sanzionata dall’Ordine dei Giornalisti.

Un “fatto particolarmente grave, ma per fortuna non sono l’unica a ritenerlo” aveva detto Baraldi introducendo l’argomento della sanzione dell’avvertimento comminata a Lecci dall’Ordine dei Giornalisti.

L’OdG aveva punito il comportamento di Lecci perché violava i principi di decoro e dignità che devono attenere alla professione del giornalista e lo bacchettò per aver cercato di “orientare subdolamente il comportamento dei lettori”.

All’epoca Fabbri, nel segreto della chat della Lega, applaudì all’impresa, affermando che per lui l’unica cosa che conta è il risultato finale (“ottimo! siete fantastici! avanti verso la vittoria!” o ancora “Tranquilli! Non conta nulla se non il risultato finale. Calma e sorriso sulla faccia”).

Al sindaco quindi Baraldi chiedeva se ritenesse se oggi, alla luce del fatto che l’opera del suo portavoce è ritenuta da un ordine professionale non decorosa né dignitosa, si sentisse ancora di avallare l’operazione e congratularsi per il suo risultato”.

A Fabbri sono bastate due parole: “sì e sì”, confermando che ancor oggi avvallerebbe l’operazione di linciaggio mediatico e si congratulerebbe per il risultato di un’azione – per usare la qualificazione dell’Ordine dei Giornalisti – indecorosa, indegna e subdola.

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