Attualità
6 Maggio 2021
Nel corso della Riunione Tecnica di Coordinamento è stato anche approvato il Piano provinciale per la gestione degli interventi in caso di manifestazioni di protesta e disordini nel carcere ferrarese

A Ferrara un protocollo anti-rapine: banche più sicure con l’intesa Prefettura-Abi

di Redazione | 3 min

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Banche sempre più sicure grazie al nuovo protocollo d’intesa sottoscritto in Prefettura tra il prefetto Michele Campanaro e Marco Iaconis, coordinatore del Centro di ricerca sulla sicurezza anticrimine dell’Associazione Bancaria Italiana-Abi, in rappresentanza di quindici tra gli istituti di credito operanti nella provincia di Ferrara. Il documento rafforza infatti le misure messe in campo in termini di prevenzione e contrasto alla criminalità ai danni delle banche e della clientela.

Il documento, firmato alla presenza del questore Cesare Capocasa, del comandante dei Carabinieri Gabriele Stifanelli e dal comandante provinciale della Guardia di Finanza Cosimo D’Elia, potenzia la collaborazione tra gli istituti bancari del territorio estense e le forze di polizia, con il concorso dell’Ossif, Centro di ricerca dell’Abi sulla sicurezza anticrimine.

L’intesa, di durata biennale, si colloca nell’ambito delle azioni intraprese dalla Prefettura con l’Abi per elevare i margini di sicurezza delle banche del territorio, attraverso la promozione di fattive sinergie tra operatori del sistema creditizio e istituzioni pubbliche.

“L’analisi sull’andamento della criminalità e, in particolare, il trend delle rapine in banca – ha sottolineato il prefetto Campanaro – è in netta flessione dal 2017, a conferma dell’eccellente collaborazione tra forze di polizia e sistema bancario locale. Con il documento sottoscritto si intende rafforzare ulteriormente la risposta alla domanda di sicurezza proveniente dal settore bancario, sicché l’attività messa quotidianamente in campo dalle forze di polizia, di prevenzione e contrasto, viene resa ancora più efficace”.

Lo strumento pattizio sottoscritto in mattinata non contempla soltanto misure relative al rafforzamento dei dispositivi di difesa passiva a tutela delle filiali: per contrastare le più sofisticate metodologie di attacco cibernetico “multi vettoriale” agli istituti di credito, nel protocollo si prevede l’attivazione di adeguate contromisure con le tecniche di cyber physical security, attraverso il coinvolgimento del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Vengono, inoltre, messe in campo misure di prevenzione di furti, rapine, attacchi terroristici e vandalici, e una particolare attenzione alle truffe ai danni della popolazione di età più avanzata. L’accordo prevede anche la segnalazione da parte delle banche alle forze di polizia di ogni potenziale fattore di rischio per la sicurezza, nonché la comunicazione attraverso apposito Data-Base del Centro di ricerca dell’Abi sulla sicurezza anticrimine–Ossif delle informazioni sulle rapine verificatesi.

Particolare risalto assume, infine, l’obiettivo di realizzare, a beneficio delle forze dell’ordine, una mappatura degli apparati di videosorveglianza installati in luoghi pubblici o aperti al pubblico, con evidenti ricadute sull’azione di prevenzione e investigativa. “L’attività di prevenzione e di sensibilizzazione avviata da anni dal Ministero dell’interno in collaborazione con Abi – ha evidenziato il prefetto Campanaro – ha fatto registrare ottimi risultati, grazie alle iniziative di raccordo poi svolte in sede locale in seno al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il continuo scambio informativo tra mondo del credito e quello delle forze di polizia rappresenta un argine importante ai rischi di infiltrazione della criminalità nell’economia legale, specie in questa delicata fase di ripresa del Paese”.

Nel corso della stessa seduta di Riunione Tecnica di Coordinamento, è stato approvato il “Piano provinciale per la gestione degli interventi in caso di manifestazioni di protesta e disordini nella Casa circondariale di Ferrara”. Dopo i disordini registrati lo scorso anno in diversi istituti penitenziari italiani, la nuova pianificazione approvata dal prefetto disciplina puntualmente il coinvolgimento tecnico-operativo di tutti i soggetti istituzionali deputati a garantire la sicurezza sia all’interno, sia all’esterno della casa circondariale del capoluogo. Il documento delinea con precisione i perimetri operativi e le linee di intervento, nel rispetto del principio generale della competenza a garantire l’ordine e la sicurezza negli istituti di pena, istituzionalmente assegnata alla Polizia Penitenziaria.

“Sono molto soddisfatto – ha così chiuso la riunione il prefetto Campanaro – per il risultato conseguito con la pianificazione approvata oggi, frutto dell’analisi e degli approfondimenti fatti dal Gruppo di Lavoro appositamente costituito in Prefettura nelle settimane scorse, con qualificati rappresentanti delle forze dell’ordine e della Polizia Penitenziaria, magistralmente coordinati dal viceprefetto vicario”.

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