Attualità
1 Maggio 2021
Il sindaco Alan Fabbri: “Mi auguro che l'eco di questa vicenda porti a sensibilizzare su questi temi”

Da New York la comunità armena rilancia le parole sul caso Ferrara-Turchia

di Redazione | 2 min

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Anche la comunità religiosa armena di New York ha ripreso le parole dei sindaco di Ferrara Alan Fabbri che nei giorni scorsi si è opposto alla richiesta dell’ambasciatore turco Murat Salim Esenli di “riconsiderare la posizione” e di “correggere un errore nella programmazione” in relazione all’evento, mandato in onda il 24 aprile dal Teatro comunale della città estense, dal titolo ‘Metz Yeghern. Il genocidio degli armeni tra memoria, negazioni e silenzi’.

Sul sito della Diocesi Orientale della Chiesa Apostolica Armena – il centro spirituale del cristianesimo armeno negli Stati Uniti orientali, con sede a New York – sono state riprese le dichiarazioni del primo cittadino (questo l’ indirizzo: https://armenianprelacy.org/2021/04/29/italian-mayor-rejects-turkish-denialism-on-genocide/).

“Alan Fabbri ha respinto le proteste dell’ambasciatore turco”, è scritto sul sito della comunità, che riprende anche la notizia della cittadinanza onoraria ad Antonia Arslan a cui Fabbri ha annunciato la prossima assegnazione del riconoscimento (esteso anche a Taner Akçam, lo storico turco, esule, che ha dimostrato il genocidio armeno con prove raccolte nel suo libro da poco tradotto in italiano).

“Ringrazio la comunità armena per aver rilanciato le mie parole – dice Fabbri -. Mi auguro che l’eco di questa vicenda porti a sensibilizzare su questi temi. Dobbiamo essere uniti nell’affermare il no al negazionismo. Come ha fatto il presidente Draghi e come, nel mio piccolo, ho cercato di fare io, penso che – oggi più che mai – sia necessario alzare la testa, avere il coraggio di chiamare le cose col proprio nome, non aver paura di parlare opponendosi a chi vuole tacere la memoria. Non possiamo permettere che il ricordo venga offeso e tradito”.

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